Il sindaco di Prato scrive a Prodi: «Incontriamoci per parlare del tessile»

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 luglio 2004 23:45
Il sindaco di Prato scrive a Prodi: «Incontriamoci per parlare del tessile»

Lo aveva annunciato subito dopo la sua elezione e anche nei giorni scorsi: fra i suoi primi atti da sindaco non ci sarebbe stata solo la lettera ai ministri. Dalle stanze del Palazzo comunale sarebbe partita anche una richiesta di incontro al presidente della Commissione europea Romano Prodi «per discutere dei temi che riguardano il futuro del distretto, la cui valenza supera, come è noto, l'ambito strettamente locale e nazionale, per investire le stesse azioni dell'Unione».
Il sindaco Marco Romagnoli aveva visto il presidente Prodi a Firenze, nel maggio scorso.

Ed entrambi si erano dati appuntamento subito dopo le elezioni. Un arrivederci a cui fa esplicito riferimento il sindaco per proporre ora un contatto diretto, dal momento che «le questioni del tessile europeo e dei distretti industriali sono al centro di una discussione, che ha coinvolto le strutture comunitarie e la stessa Commissione europea».
Per Romagnoli infatti «il futuro dei sistemi di piccola e media impresa, in settori tradizionali dell’industria, esposti ad una concorrenza internazionale sempre più forte, richiede la messa a punto di strategie europee a largo raggio».
A tal proposito il sindaco, nella lettera a Prodi, ricorda come «Prato ha da tempo aperto un dialogo con la Commissione europea e le istituzioni dell’Ue», tanto che sono state avanzate proposte «raccolte anche in documenti ufficiali della Comunità per quanto concerne la reciprocità degli scambi, la tracciabilità dei prodotti e il marchio made in Italy, a difesa delle produzioni tessili».
Il sindaco, succintamente, entra nel merito dei problemi del ciclo produttivo pratese: «Il distretto tessile - scrive - è consapevole che deve affrontare una fase di profonda riorganizzazione delle sue strutture e di ridefinizione dei propri obiettivi di sviluppo.

Un’opera che non può affrontare da solo e che presuppone un’ampia collaborazione istituzionale, fra i vari livelli statali italiani, Comune, Provincia, Regione e Governo nazionale, e con la Commissione europea, anche in ragione dell’interesse dell’industria locale a definire nuove regole commerciali internazionali».
Il primo cittadino fa riferimento anche alle sue prime azioni quando rammenta che «sin dai primi atti dell’Amministrazione comunale di Prato, rinnovata con le elezioni del 12 e 13 giugno scorsi, ci siamo mossi entro questo ampio orizzonte, consapevoli che occorrano, ai più diversi ambiti, politiche di sviluppo per i sistemi locali di piccola e media impresa»
Quindi il riferimento all'Europa e la richiesta di un incontro con Prodi: «La città ha mostrato una forte attenzione all’Europa e alle dinamiche europee, attenzione che è stata ricambiata e che lei ha mostrato nei confronti di Prato e delle problematiche della sua realtà economica e sociale».

In evidenza