"La definizione ufficiale parla di centro di accoglienza temporanea -racconta Claudio Martini, Presidente della Regione Toscana, nella propria newsletter settimanale- ma non ci sono né sbarre, né recinti. La struttura sorta in Mugello è davvero tutta un'altra cosa rispetto alle aree sorvegliate che abbiamo imparato a conoscere negli ultimi anni. Il Villaggio La Brocchi non ha cancelli né fili spinati e, dalla prossima estate, oltre ad ospitare temporaneamente le famiglie di immigrati e i loro bambini, offrirà anche servizi alla popolazione.
Tutto l'opposto, quindi, rispetto allo spirito discriminatorio della legge Bossi-Fini: è la risposta civile e solidale della Toscana all'esigenza degli immigrati di trovare un lavoro e iniziare un percorso di responsabilizzazione e di integrazione. Nel villaggio, così chiamato anche per indicare la sua funzione di centro di aggregazione e di incontro, ci sarà anche una biblioteca, un ostello, una trattoria multietnica, una foresteria, tre aule per lo studio. L'investimento per realizzare tutto questo è stato di circa tre milioni di euro".