Stefano Bollani venerdì 16 a Roccastrada (GR) e sabato 17 a Massa

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 aprile 2004 11:16
Stefano Bollani venerdì 16 a Roccastrada (GR) e sabato 17 a Massa

La musica del pianista Stefano Bollani è contraddistinta dall’ ironia, in maniera evidente quando mette in scena progetti come La gnosi delle fànfole, con le giocose surreali poesie di Fosco Maraini musicate insieme al cantautore Massimo Altomare; o come in Abbassa la tua radio, omaggio alla musica leggera italiana degli anni '30-'40, per cui ha trascinato cantanti e musicisti di diversa estrazione; infine nei suoi due ultimi lavori: Les fleures bleues dedicato all'universo dello scrittore Raymond Queneau e Smat smat, che in danese significa “piccolo piccolo”.

L'album contiene infatti ben quattordici piccoli brani, i preferiti dall’artista. Ci sono i Beatles, il Sudamerica, il rock, la classica, il jazz. Il filo conduttore di questo lavoro è il personalissimo gusto del pianista e la sua capacità di trasformare, con una creatività immensa ogni musica in qualcosa di personale. Per quanto eclettico sia come artista, il suo percorso è lineare: diploma in pianoforte, cui segue una breve esperienza nel mondo delle tournèe pop con Raf e Jovanotti. Esordisce professionalmente all’età di 15 anni e da allora ha modo di partecipare a più di 60 incisioni discografiche e a concerti in tutti i più importanti festivals del mondo, da Umbriajazz a Montreal, da Saalfelden al North sea, suonando su palchi prestigiosissimi come la Scala di Milano e la Town Hall di New York.

Mietitore di premi prestigiosi quali nel 2002 il premio Ciampi come miglior arrangiamento per l'album Disperati intellettuali ubriaconi di Bobo Rondelli, non ultimo arriva anche nel 2003 il New Star Award conferitogli dalla rivista giapponese Swing Journal, prima volta per un musicista europeo. Secondo la classifica pubblicata dalla stessa rivista, nel mese di luglio il suo disco Falando de amor, uscito solo in Giappone, è al primo posto nelle vendite jazz. Nel settembre 2003 riceve a Napoli il premio Carosone.

Fra gli artisti con cui ha collaborato, troviamo grandi del jazz, prima di tutto Enrico Rava, con cui suona stabilmente da sei anni, ma anche Richard Galliano, Aldo Romano, Gato Barbieri, Pat Metheny, , Miroslav Vitous, Michel Portal, esponenti della sperimentazione elettroacustica come Hector Zazou e cantanti pop/rock come Elio e le storie tese, Gino Paoli, Irene Grandi, Marco Parente, Cristina Donà. In ambito teatrale ha ideato e realizzato spettacoli con David Riondino, la Banda Osiris, Claudio Bisio.

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