Scandalo delle ostetriche di Careggi: interviene Toccafondi ( APF )

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 Aprile 2004 12:48
Scandalo delle ostetriche di Careggi: interviene Toccafondi ( APF )

«Oltre ad istituire un numero telefonico al quale denunciare richieste di denaro per l'assistenza ostetrica, la Regione Toscana dovrebbe cercare di capire perchè era cosi diffuso, come sembra, il pagamento di somme di denaro. E dovrebbe anche capire se il metodo normalmente seguito per assegnare un'ostetrica ad una partoriente, utilizzato fino ad ora dall'azienda di Careggi, sia da cambiare come sto dicendo da mesi».

E' quanto ha dichiarato il capogruppo di Azione per Firenze Gabriele Toccafondi. «Invece di chiamare l'assessore alla sua segreteria, così come ha pensato Rossi - ha aggiunto Toccafondi - precisando che lui è anche disposto ad accettare segnalazioni anonime, penso che la Regione dovrebbe chiedersi perchè tante famiglie, più o meno abbienti, erano disposte, così come sembra leggendo i giornali, a versare alcune centinaia di euro pur di avere in sala parto una ostetrica che potevano conoscere in precedenza e di loro fiducia.

Chiedendosi questo l'assessore capirebbe che se tante famiglie erano disposte a fare questo passaggio, che nessuno deve giustificare, vuol dire che il sistema attualmente adottato de essere cambiato perchè palesemente ritenuto non valido dagli utenti. Il metodo è inadatto perchè non tiene conto della situazione di disagio in cui momentaneamente si trovano le mamme, soprattutto quelle al primo parto e si fonda sulla casualità. La partoriente conoscerà la propria ostetrica solo nel momento in cui entrerà in sala parto: è facile comprendere che questo sistema può anche essere "democratico" ma non è certo il migliore. Questo metodo - ha concluso il capogruppo di Azione per Firenze - deve essere cambiato radicalmente perché chi si accinge a partorire, e magari lo fa per la prima volta, ha bisogno di una persona che la aiuti e la supporti.

E' fondamentale che l'ostetrica conosca bene la partoriente: senza questo presupposto la persona che si ha accanto durante il parto è una sconosciuta e non può che finire per essere d'impaccio. Allora, non commentando le indagini, faccio un appello perchè si possa trovare una soluzione ad un problema che comunque esiste e rimane. Visto che in altre realtà ospedaliere, anche toscane, si sono trovate soluzioni che consentono a chi vuole, di potersi scegliere l'ostetrica che più ritengono adatta, chiedo all'assessore regionale Rossi, oltre ad istituire linee telefoniche per conoscere, anche in maniera anonima, i mali della sanità, di cercare soluzioni, a volte facili facili, per risolvere i problemi già emersi».

(mr)

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