Undici imprese toscane che hanno ridotto il proprio impatto ambientale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 aprile 2004 00:00
Undici imprese toscane che hanno ridotto il proprio impatto ambientale

Firenze, 3 aprile - Sono undici, tra imprese e enti locali toscani: hanno scelto di raccogliere l'invito della Regione di ridurre l'impatto ambientale delle proprie produzioni. Dalla centrale del latte di Firenze Mukkilatte, che ha ridotto il consumo di energia e acqua nella lavorazione del latte, al miglioramento dell'irrigazione per 24 aziende della Val di Cornia. C'è il Comune di Calenzano che, grazie a linee guida ispirate alla bioedilizia, promuove un risparmio energetico di 200-250 kWh/m2a negli edifici di vecchia costruzione e di 95 kWh/m2a per quelli costruiti in bioedilizia.

Ma c'è anche l'impianto di riciclaggio centralizzato delle acque reflue provenienti da 34 aziende allacciate all'acquedotto industriale realizzato nel I Macrolotto industriale di Prato e da 70 aziende operanti fuori dal Macrolotto, progettato dalla CONSER sccrl, che permette di produrre, annualmente, 5 milioni di m3 di acqua riciclata equivalente agli usi potabili di oltre 70000 abitanti, evitando così di prelevarla dalla falda. Oggi a Terra Futura la Regione Toscana ha presentato le buone pratiche sostenibili, nel campo della produzione e del consumo, e i buoni esempi di imprese ecoefficienti non mancano.
Un primo passo importante ma, come ha sottolineato Wolfgang Sachs, uno dei più importanti studiosi dell'ambiente e membro del Wuppertal Institute "L'economia ha sempre vissuto sulla base di un presupposto scontato: l'inesauribilità delle risorse.

All'avvio dello sviluppo industriale, le condizioni erano ben diverse. Oggi il mondo è sempre più vuoto di risorse e più pieno di persone: dobbiamo allora imparare a produrre con meno risorse per attuare un modello eccellente di economia per trasformare culturalmente i produttori in fornitori e i consumatori in utenti". L'ecoefficienza non basta, ha chiarito Sachs, "è indispensabile l'attenzione alla sufficienza e alla consistenza delle risorse per riequilibrarne l'utilizzo, guardando la natura non come qualcosa da superare, ma con cui collaborare per rispettare anche la nostra ecoesistenza".



L'elenco dei progetti:
1. miglioramento dell'efficienza di funzionamento degli impianti d'irrigazione localizzata per 24 aziende della Val di Cornia. Risparmio idrico del 5%, risparmio energetico del 39%. A cura di 'Terre di Livorno'.
2. Centralina idroelettrica alimentata dall'acquedotto comunale per produrre energia elettrica e per soddisfare contemporaneamente il fabbisogno di acqua potabile. A cura del Comune di Casola in Lunigiana (MS).
3. Si sfrutta il calore geotermico proveniente dalle viscere della terra per utilizzarlo nel processo di produzione casearia.

Si producono ogni anno 40000 forme di pecorino, 20000 ricotte, si risparmiano 50 tep (pari ad un valore stimato di 45000 euro). A cura del Caseificio San Martino (GR).
4. linee guida per la costruzione di nuovi edifici o per la ristrutturazione di quelli già esistenti secondo i dettami della bioedilizia. Progetto dell Comune di Calenzano. 5. Impianto di riciclaggio centralizzato delle acque reflue provenienti da 34 aziende allacciate all'acquedotto industriale di Prato. Progetto realizzato dalla CONSER.
6.

Aumentare la resistenza delle strutture in acciaio agli agenti atmosferici, attraverso la zincatura a caldo. A cura di Metalzinco Spa (SI) 7. Risuzione degli scarti nellaproduzione di imballaggi 2 mila tonnellate dal 2001 al 2003. A cura di SCA-Packaging Italia Spa (Lu).
8. Riutilizzo fino a 100 volte di cassette e imballi. A cura di ditta ortofrutticola Baccini Srl (Fi).
9. Distillazione e riutilizzo delle acque di scarto della produzione orafa. A cura di Quadrifoglio di Castiglion Fiorentino (AR) 10.

Impianto di dissalazione dell'acqua marina da 500 m3 di acqua potabile al giorno A cura di Acquedotto del Fiora Spa (Isola del Giglio) 11. Impianto di cogenerazione, capace di produrre 650 kg/h di vapore e 640 mila kcal/h sotto forma di acqua calda e di risparmiare intorno alle 110 mila tep l'anno. A cura di Centrale del Latte di Firenze, Pistoia e Livorno Spa.

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