«Proprio in Palazzo Vecchio, quasi mezzo secolo fa, l'allora primo cittadino di Firenze Giorgio La Pira riusciva a riunire tutti i sindaci del mondo, da Washington a Mosca, da Parigi a Pechino, da Roma a Varsavia. Nella sua strategia le città formavano, per così dire, uno strumento diplomatico nuovo per superare crisi internazionali di grandi proporzioni. In quel momento l'Europa era spaccata in due schieramenti ostili ma La Pira riuscì a tessere una trama di rapporti che scavalcavano le rigidità di quei tempi.
Una strategia, senza dubbio, ancora attuale». E' quanto ha dichiarato il presidente del consiglio comunale Alberto Brasca che ha organizzato, insieme alla "Fondazione Giorgio La Pira", l'incontro di domani pomeriggio nel Salone dei Cinquecento "In ricordo di La Pira" al quale partecipa anche il Ministro degli Interni Giuseppe Pisanu. Sono previsti interventi del sindaco Leonardo Domenici, del vescovo emerito di Ivrea Luigi Bettazzi, del giornalista Sergio Zavoli, del sindaco di Roma Walter Veltroni e di Mario Primicerio, presidente della "Fondazione Giorgio La Pira".
«Giorgio La Pira - ha proseguito Brasca - ebbe quelle quattro qualità che fanno grande un sindaco: idee chiare sulla strategia, grande dinamismo operativo, capacità di rapportarsi all'esterno e di selezionare i suoi collaboratori» L'iniziativa fa parte del ricco calendario per la celebrazione del centenario, aperto il 9 gennaio nella cittadina natale di Pozzallo, in Sicilia, ed avrà inizio alle 17. (mr)
