Mondonico " Bella vittoria, ma siamo nati per soffrire"

Redazione Nove da Firenze
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21 marzo 2004 19:56
Mondonico

L'allenatore della Fiorentina, Emiliano Mondonico, dribblato il sindaco di Firenze (vedi articolo in approfondimenti), ha analizzato la vittoria sul Bari rispondendo alle domande dei giornalisti: “Oggi abbiamo visto una buona partita e una bella vittoria: abbiamo dato continuità alle altre buone gare fatte in precedenza. Non è certo stata una vittoria facile: forse il fatto aver cambiato metà squadra rispetto a Verona poteva essere una scelta azzardata. Comunque coraggiosa. Ma ogni tanto bisogna avere queste idee un po' strane e inaspettate.

Io ho 30 giocatori a disposizione e certe scelte di alternanza vanno fatte. Qualcuno ovviamente non è ancora in condizioni ottimali, ma abbiamo voluto e potuto oggi vedere giocatori che avevamo visto poco in precedenza. Il tutto seguendo un preciso disegno. Quindi, voglio fare i complimenti a tutti, anche a quelli che sono rimasti fuori perché non hanno fatto problemi o polemiche.” "Mondonico, a lei i meriti per aver definitivamente liberato i viola dalle ansie….” “Nessuno merito: l'allenatore ha colpe solo se la squadra perde.

La gara di oggi ci ha ricordato come non ci sia niente di facile, abbiamo sofferto sul 2-1, ma soffrire fa parte del nostro DNA. Non tutto è così semplice come qualcuno vuol far credere. Ci stiamo rendendo conto che grazie a queste sofferenze possiamo vincere e essere più soddisfatti. Tutti l'avevano detto che dovevamo vivere alla giornata? Benissimo, forse avevo capito male io prima, ma non mi sembrava.” “E' rimasto sorpreso delle sconfitte dell'Atalanta e del Torino?” “In serie B si risolve tutto in tarda primavera, con l'arrivo dei primi caldi, è fisiologico e io l'avevo detto tempo fa.

Avevo anche detto che l'Atalanta non sarebbe rimasta lì a lungo, mi hanno gettato fango addosso per quelle dichiarazioni, ma avevo ragione”. "Come valuta i 50 gol in viola di Riganò?" “ Oggi Christian mi sembrava il Kluivert dei bei tempi: direi che è stato una piacevole sorpresa. E’ arrivato tardi al grande calcio, ma non per colpa sua. Molti si divertono ad andare a cercare i fenomeni all'estero, io invece ho sempre pensato che in serie C e nelle categorie inferiori ci siano molti giocatori bravi, certamente più che all'estero.

Mi fa quindi piacere per lui e per quei giocatori che si stanno prendendo le loro rivincite.” "Come giudica la prova di Leon? " Si tratta di un giocatore atipico, è di scuola sudamericana, cerca il bello, il colpo a sensazione. Questo è positivo, ma nel calcio ci vuole anche praticità e negli ultimi 20 minuti ha gestito il possesso palla in maniera egregia, è abilissimo in questo. Da lui comunque in futuro pretenderemo più consistenza. Voglio comunque fare i complimenti anche a Fantini perché ha disputato una grande gara.

“ AS

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