Manutenzione straordinaria per le case popolari di via Rocca Tedalda

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 marzo 2004 17:08
Manutenzione straordinaria per le case popolari di via Rocca Tedalda

"Non le chiameremo più Case Minime". Il sindaco Leonardo Domenici, che oggi assieme agli assessori alle politiche per la casa Tea Albini e ai lavori pubblici Paolo Coggiola ha presenziato all'avvio degli interventi di manutenzione straordinaria agli immobili di via Rocca Tedalda 371, ne è convinto. "Oggi - ha aggiunto il primo cittadino - è una giornata importante perché si dà avvio a una serie di interventi che cambieranno il volto di questa parte di città. Dopo la prima fase che ha interessato 192 alloggi, prende avvio la seconda fase che comprende 206 appartamenti e un investimento di quasi 5 milioni e mezzo di euro.

Questo è un segnale forte da parte dell'Amministrazione comunale verso gli abitanti di questi immobili. Interventi migliorativi e non solo di repressione. Perché qui c'è gente perbene che lavora onestamente e alla quale dobbiamo dare delle opportunità". Il complesso residenziale di via Rocca Tedalda comprende edifici (numeri civici 125, 127, 129, 133, 135, 377, 379, 401, 403, 405, 407) realizzati intorno agli anni cinquanta, per un totale di 192 appartamenti di varie tipologia e metrature e 49 locali ad uso commerciale e un altro gruppo realizzati in due periodi sul finire degli anni ottanta (numeri civici 137, 145, 261, 363, 371) per complessivi 206 appartamenti e 12 locali ad uso non residenziale.

Nell'ambito della programmazione degli interventi agli immobili comunali sono state redatte 2 fasi di lavoro finalizzate al recupero e al ripristino delle funzionalità del complesso residenziale. "Il nostro obiettivo - ha sottolineato l'assessore Albini - è quello di rendere migliore la vita di chi ci abita. Per questo avvieremo una serie di consultazioni con gli abitanti di questi immobili in modo da avere suggerimenti e concertare assieme gli interventi migliorativi". La prima fase dei lavori, già effettuata, ha consistito nel ripristino complessivo delle facciate con interventi di lavaggio delle scritte, trattamento dei paramenti in mattone, tinteggiature e soprattutto la sostituzione totale delle persiane in legno con altrettante in alluminio, così da permettere almeno un recupero degli investimenti con economie di gestione.

Altro importante lavoro, è consistito nella realizzazione di nuove canne fumarie esterne, secondo le vigenti prescrizioni normative, in sostituzione delle vecchie canne interne agli appartamenti in muratura, estremamente pericolose per le combustioni interne. Si è ritenuto opportuno inoltre effettuare anche il recupero dei locali al piano terreno, chiusi in gran parte con muratura per impedirne l'accesso ad occupanti abusivi, così da poterli assegnare in uso per attività di magazzino o deposito mediante la riapertura delle porte e finestre murate.

Altri lavori condotti a termine riguardano la revisione degli impianti di smaltimento delle acque meteoriche e di scarico dei servizi, la sostituzione delle docce. Il costo complessivo dell'intervento è stato di 1.291.142 euro. "Dopo la prima fase di lavori che ha interessato gli immobili più vecchi - ha spiegato l'assessore Coggiola - si avviano anche quelli che riguardano 5 edifici. Lavori, già finanziati, che prenderanno il via in successione da qui agli inizi del 2005". Gli interventi relativi ai numeri civici 137, 145, 261, 363, 371 riguarderanno l'attuale sistema di copertura esistente che verrà sostituito con una più idonea copertura, la sostituzione dell'attuale cimasa in materiale plastico con altra in lamiera metallica verniciabile, l'installazione di un manto esterno in materiale coibentante completo di finiture e tinteggiature, l'installazione di pannellature in struttura metallica apribili con comandi a distanza, per la chiusura dei ballatoi e corridoi.

Viene prevista inoltre, al fine di poter raggiungere il tetto per eventuali interventi l'installazione di scale metalliche protette secondo le normative vigenti, da collocare nei punti più idonei e di facile accesso. Considerato lo stato di degrado, si provvederà al ripristino delle parti degradate attraverso la demolizione di tutti i pavimenti dei ballatoi, dei camminamenti e delle terrazze, lo smontaggio delle ringhiere, l'eliminazione della passerella in ferro di collegamento fra i due complessi edilizi, la demolizione di docce e pluviali in materiale plastico, il ripristino delle impermeabilizzazioni dei ballatoi, camminamenti, terrazze e tetti, il rifacimento delle pavimentazioni in cotto, la ricollocazione delle ringhiere in ferro restaurate, il ripristino delle docce e pluviali in rame, la verniciatura delle parti in ferro e la tinteggiatura delle facciate.(mr)

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