Aeroporto di Firenze: inaugurata la nuova torre di controllo
L’Interporto di Prato per il sistema della logistica toscana

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
27 febbraio 2004 19:21
Aeroporto di Firenze: inaugurata la nuova torre di controllo<BR>L’Interporto di Prato per il sistema della logistica toscana

Una nuova torre di controllo, alta 30 metri, e' stata inaugurata all'aeroporto 'Amerigo Vespucci' di Firenze. La struttura, realizzata dall'Enav ha richiesto un investimento complessivo di 35 milioni di euro. La nuova torre permettera' allo scalo fiorentino di passare ad un nuovo tipo di controllo del traffico aereo completamente 'radarizzato', che consente una gestione diretta degli aerei in fase di avvicinamento, atterraggio e decollo. In accordo con l' Aeronautica militare, inoltre, parte dello spazio aereo toscano, fino ad ora interamente gestito a Pisa,verra' affidato al controllo diretto di Enav attraverso lo scalo fiorentino.
L’Interporto di Prato-Gonfienti ha deciso di entrare in possesso del terminale ferroviario interno all’area per gestirlo direttamente e sta prendendo accordi per istituire treni-navetta che colleghino Prato, Livorno e La Spezia.

Un treno merci completamente carico, infatti, sostituisce ben 39 tir che altrimenti viaggerebbero sulla FI-PI-LI o sull’autostrada. E’ uno dei progetti che il presidente e l’amministratore delegato della società Interporto della Toscana centrale, Roberto Melani e Maurizio Zamperoni, hanno illustrato alla commissione Territorio e ambiente del Consiglio regionale, in visita oggi alla zona di Gonfienti. Il rapporto fra interporti e ferrovie è stato, infatti, uno dei temi centrali dell’incontro.

Un rapporto necessario sia dal punto di vista della funzionalità dei trasporti che dal punto di vista delle questioni ambientali, ma a volte difficile e ostacolato dai costi: economicamente, infatti, solo i collegamenti lunghi sono vantaggiosi rispetto alla gomma. Sempre nella chiave dell’integrazione fra le diverse modalità di trasporto, la società sta sviluppando anche contatti con l’Interporto di Livorno e con La Ferroviaria Italiana (LFI, che gestisce alcuni rami delle ferrovie regionali e fa parte della piattaforma logistica di Arezzo e Chiusi); una delle prospettive aperte è la creazione di una società di servizi.

“Per raggiungere gli obiettivi dell’intermodalità e spingere verso sistemi alternativi alla gomma è necessario fare sistema e mettere da parte i campanilismi – ha affermato il presidente della commissione Territorio e ambiente, Sirio Bussolotti (Ds) – La Regione stessa, in coerenza col piano della mobilità e della logistica che andremo ad approvare nei prossimi mesi, dovrebbe incentivare queste scelte”. Durtante la visita, cui hanno preso parte, oltre a Bussolotti, anche la consigliera regionale Ambra Giorgi (Ds), l’assessore provinciale alla mobilità Massimo Logli e la commissione trasporti del Consiglio provinciale, presieduta da Ciro Becchimanzi (Ds), sono stati resi noti un po’ di numeri.

L’Interporto ha realizzato per ora 60 mila metri quadrati di magazzini, già in funzione, e altri 25 mila rimangono da realizzare; sono già pronti e parzialmente funzionanti, oltre agli uffici dell’interporto, anche quelli della nuova dogana; per il nuovo scalo merci, si parla di giugno per il progetto definitivo e del 2006 per la realizzazione. Complessivamente in questo momento la società dispone di 48 milioni di euro di contributi, provenienti da Unione Europea, Regione e Ministero dei trasporti.

Per quanto riguarda i siti archeologici etruschi rinvenuti nell’area, la società ha deciso di concedere alla Sovrintendenza alcuni spazi per realizzare un museo con i reperti più significativi.

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