Elezioni del 13 giugno: novità per i cittadini Ue
Data unica per le elezioni, Domenici: "Non è un dramma, ma non aiuta i cittadini"
Sul voto agli stranieri con i parlamentari toscani

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 febbraio 2004 13:56
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Anche i cittadini degli altri Paesi dell’Unione Europea, compresi quelli appartenenti ai 10 Stati che entreranno nell’Unione dal 1° maggio 2004 (Repubblica Ceca, Estonia, Cipro, Lettonia, Lituania, Ungheria, Malta, Polonia, Slovenia, Slovacchia) potranno votare in Italia per i rappresentanti italiani, presentando un’apposita domanda al Sindaco del Comune di residenza.
Nella domanda, oltre all’indicazione di cognome, nome, luogo e data di nascita, dovranno essere espressamente dichiarati: la volontà di esercitare esclusivamente in Italia il diritto di voto, la cittadinanza, l’indirizzo nel Comune di residenza e nello Stato di origine, il possesso della capacità elettorale nello Stato di origine, l’assenza di un provvedimento giudiziario a carico, che comporti per lo Stato di origine la perdita dell’elettorato attivo.
Gli uffici comunali comunicheranno tempestivamente l’esito della domanda.

In caso di accoglimento, gli interessati riceveranno la tessera elettorale con l’indicazione del seggio dove potranno recarsi a votare.
"Non credo che si debba drammatizzare il tema della data delle elezioni: in un Paese che ha già tanti problemi, questo non deve certo costituire un dramma. Anche se, come sindaco, ritengo che far coincidere due campagne elettorali dal contenuto così diverso non aiuta i cittadini e può produrre un calo di attenzione negli elettori". Il sindaco e presidente dell'Anci Leonardo Domenici, a Roma per ricevere dal capo dello Stato Carlo Azeglio Ciampi la medaglia d'oro al valor civile per l'Anci, interviene sull''election day', ovvero il giorno in cui si votarà sia per le lezioni amministrative che per quelle europee.

Domenici precisa anche la sua posizione sul tema del limite del mandato per i sindaci: "L'Anci ha sempre tenuto una posizione lineare - spiega - sottolineando che non si possono separare e differenziare i comuni italiani: quindi l'associazione è sempre stata per superare il vincolo di mandato per tutti i sindaci. Tuttavia nella nostra ultima assemblea nazionale io proposi di superare il vincolo di mandato almeno per i comuni fino a 5 mila abitanti. L'accordo raggiunto dal governo che riguarderebbe solo i sindaci dei comuni fino a 3 mila abitanti, ci soddisfa a metà".


Ieri sera a Villa Vogel, primo incontro pubblico fra il Quartiere 4 ed il neo-eletto Consiglio Comunale degli Stranieri Sono stati discussi diversi argomenti che riguardano la vita dei cittadini stranieri: il caro-affitti, lo sfruttamento sul lavoro, le difficoltà procedurali con la questura, la mancata tutela giuridica dei detenuti, il diritto al voto. Il Quartiere 4 e il Consiglio degli Stranieri hanno chiesto l'immediata applicazione della recente delibera del Consiglio Comunale che prevede l'esercizio del voto attivo e passivo nelle prossime elezioni dei consigli di quartiere.

La prima iniziativa congiunta delle due istituzioni consisterà in un incontro con i parlamentari dei collegi fiorentini per chiedere loro di promuovere una legge che preveda il voto politico e amministrativo dei cittadini stranieri e per la rapida approvazione di una normativa sul diritto d'asilo. Ai parlamentari fiorentini verrà anche chiesto di impegnarsi fortemente per porre all'attenzione del Paese l'insostenibile sovraffollamento delle carceri, dove la percentuale di detenuti stranieri è elevatissima.

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