Oggi la conferenza dell’industria congressuale a Siena

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
31 Gennaio 2004 17:59
Oggi la conferenza dell’industria congressuale a Siena

FIRENZE- “La Toscana è pronta a cogliere i segnali di rilancio che, dopo la congiuntura negativa a livello mondiale, si prospettano per il turismo congressuale”. Lo ha detto l’assessore al turismo della Regione Toscana Susana Cenni intervenendo alla quinta conferenza nazionale dell’industria congressuale in corso a Siena presso Santa Maria della Scala.
L’assessore ha evidenziato il valore strategico dell’industria congressuale nella nostra regione: in Toscana sono presenti 100 centri congressi, con 220 sale e 40mila posti disponibili, strutture grazie alle quali la nostra regione ospita il 13 per cento dei congressi nazionali.

Firenze, dopo Roma e Milano, è la città con il maggior numero di congressi, e in posizioni di rilievo sono anche Montecatini e Massa Carrara. “Il segmento congressuale- ha spiegato la Cenni – si inserisce perfettamente nel comparto turistico per il virtuoso interscambio che realizza con la sede che ospita i congressi, per la quantità e la qualità dei flussi (normalmente le spese turistiche di questo settore sono elevate), per potenzialità specifiche, penso, per esempio alla distribuzione dei flussi lungo tutto l’arco dell’anno, anche in mesi turisticamente meno appetibili”.

“Un settore – ha aggiunto - che in questi anni caratterizzati da una recessione per il comparto a livello mondiale abbiamo continuato a sostenere con forza certi che, nel momento in cui si concretizzerà il rilancio, potremo raccogliere i frutti della nostra azione”. Sono quattro i filoni di intervento che la Regione ha messo in atto: innanzitutto un piano di investimenti da 165 milioni di euro destinato sia al turismo espositivo che a quello congressuale e volto a favorirne lo sviluppo, la qualificazione e l’integrazione, una serie di investimenti suppletivi per oltre 6 milioni a sostegno della creazione di nuove strutture e del potenziamento di quelle esistenti, un supporto concreto all’attività dei cinque convention bureau esistenti per favorire la commercializzazione dell’offerta congressuale e, infine il sostegno alla Borsa del turismo congressuale di Firenze, nella quale da venti anni si incrociano domanda e offerta dei principali mercati mondiali.

E proprio per sottolineare il valore della presenza Toscana in questo settore a fine marzo la Toscana ospiterà gli ‘Stati generali’ del turismo congressuale: una giornata di lavoro che servirà a fare il punto sulla situazione nazionale e regionale, e a evidenziare anche le sinergie presenti tra le regioni: la Toscana è attualmente capofila di un progetto per la promozione del turismo congressuale che vede coinvolte otto regioni per un investimento di circa 3,5 milioni di euro.
Un impegno forte, dunque, per un settore che, non ha ancora messo in campo tutte le sue potenzialità: “A mio avviso – ha concluso l’assessore - ci sono ancora altre realtà toscane che possono vedere nel turismo congressuale un punto di forza per le strategie di sviluppo turistico.

E’ importante che queste potenzialità si traducano in atto: la diversificazione e l’allargamento dell’offerta possono permettere al settore di divenire sempre più elemento di forza e di sostegno all’intero sistema economico toscano”. (mo)

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