Il Livorno fa un regalo a Ciampi, surclassato l'Albinoleffe: 3 a 0

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 gennaio 2004 22:31
Il Livorno fa un regalo a Ciampi, surclassato l'Albinoleffe: 3 a 0

LIVORNO - Nella sua visita di ieri e l’altro ieri in città, dove ha partecipato all’inaugurazione del restaurato teatro Goldoni, il presidente Ciampi aveva elogiato Protti, anche se poi aveva detto che la squadra è troppo Protti dipendente, ed il re dei bomber, sicuramente il miglior cannoniere del torneo cadetto, ha confermato tutto il suo valore mettendo nel sacco dell’Albinoleffe due delle tre sberle con cui gli amaranto hanno superato, anzi surclassato, la squadra bergamasca. Ciampi aveva spronato il Livorno alla vittoria sottolineando che egli, calcisticamente parlando, tifa per i ragazzi in maglia amaranto.

Ed aveva chiesto la vittoria. Ebbene, quei ragazzi in maglia amaranto, col solito Protti su tutti, hanno accontentato il capo dello stato. Ed il patron Spinelli, a fine gara, è corso a complimentarsi con loro ed a ricordare le parole dell’illustre tifoso, che ha fatto intendere di aspettare il Livorno in serie A. Ma veniamo alla gara. Quello visto oggi allo stadio Picchi è stato un Livorno dai due volti. Nel primo tempo gli amaranto non hanno brillato per trovando il vantaggio su un calcio di rigore fischiato dall’arbitro Tagliavento per atterramento di Lucarelli e realizzato da Protti, reduce peraltro da due penalty sbagliati negli ultimi due turni.

Il Livorno, finalmente schierato dall’inizio col trio delle meraviglie, ovvero Rabito, Protti e Lucarelli, ha faticato non poco per rendersi pericoloso ed una volta passato in vantaggio l’undici di Mazzarri ha subito la reazione dei bergamaschi che comunque non si sono mai resi pericolosi. Purtroppo negli ultimi minuti della prima frazione di gara Lucarelli è stato costretto a lasciare il campo a causa del riacutizzarsi del dolore alla caviglia che ormai perseguita l’attaccante da diverse settimane.

Nella ripresa, evidentemente sbloccati sul piano psicologico dal gol su rigore di Protti, il Livorno è invece apparso tutto un’altra squadra. Trascinati da uno spumeggiante Rabito e da un piacevolmente straordinario Danilevicius, cui faceva sponda un gigantesco Protti in grado di correre come un ragazzino, nonché da un monumentale Ruotolo e dai semplicemente stratosferici Vanigli e Chiellini, gli amaranto si sono sciolti, hanno acquistato sicurezza ed hanno preso a macinare gioco ed azioni chiudendo l’Albinoleffe nella propria metà campo.

Le occasioni da rete, ad un certo punto, piovevano dal cielo come pioggia incessante. Poco dopo la mezzora Protti, di testa, ha dato il colpo del kappao agli azzurri della Valseriana con un colpo di testa da manuale del calcio. Il prezioso assist è stato di Danilevicius che mezzora prima, agli inizi della ripresa, aveva stampato sulla traversa della porta difesa da Acerbis un bolide imprendibile. E qualche minuto dopo il raddoppio di Protti l’espulsione di Biava, arrivata per somma di ammonizioni, ha decretato la fine di ogni residua velleità per l’Albinoleffe.

Eppure il Livorno non si è accontentato. In preda al bisogno di smaltire una rabbia antica, di farsi perdonare lo scivolone interno col Vicenza e di rendere omaggio a Ciampi, la squadra ha continuato ad attaccare e macinare gioco fino a quando Rabito, mentre l’orologio già scandiva i minuti di recupero, anch’egli su invito di Danilevicius, ha deciso di stendere l’Albinoleffe per far risuonare nello stadio tutto l’orgoglio e tutta la determinazione che questa squadra, come ha detto anche Balleri a fine partita, ha nel voler lottare fino in fondo per raggiungere il traguardo più prestigioso.

(Marco Ceccarini)

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