Livorno, con l'Atalanta poteva starci anche la vittoria: 0 a 0

Redazione Nove da Firenze
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14 dicembre 2003 20:35
Livorno, con l'Atalanta poteva starci anche la vittoria: 0 a 0

LIVORNO – Contro l’Atalanta il Livorno che quasi non ricordavi più: brillante, incisivo, capace di costruire gioco e mettere gli avversari alle corde. Nonostante ciò, alla fine, fra amaranto e nerazzurri è stato pareggio, un risultato di parità che suona anche giusto, che in sala stampa fa recriminare entrambi i mister, Mazzarri e Mandorlini, anche se a dire il vero è stata quella livornese la squadra che più dell’altra ha sfiorato la vittoria. Ma entriamo subito nell’economia del match.

Il tecnico amaranto schiera la squadra secondo un tre-quattro-uno-due, con Saverino dietro le punte Protti e Lucarelli, che all’occorrenza può diventare un tre-quattro-tre. Mandolini replica con un quattro-quattro-due che, in base alla posizione di Gautieri, diventa in molti casi un quattro-tre-tre. Atalanta più abbottonata, dunque, rispetto ad un Livorno che parte subito a spron battuto. Eppure al 3’ è proprio l’Atalanta a sfiorare il gol. Un violento tiro di Vugrinec su azione di contropiede si stampa infatti sul palo.

Una parentesi in una frazione di gioco in cui gli amaranto dimostrano di avere un buon possesso palla e forse troppa bramosia di vincere. In molte occasioni i livornesi si presentano dalle parti di Taibi, ma non sempre sono pericolosi. Al 26’, però, carica il tiro Protti e l’Atalanta si salva solo perché il pallone sbatte sul corpo di Smit. Si gioca a fasi alterne ed i rovesciamenti di fronte sono frequenti, almeno in questa fase di gara. In uno di questi, al 29’, gli ospiti si rendono pericolosi con Budan che, solo davanti a Pavarini, spreca mandando la palla a lato.

Prima della chiusura, tuttavia, c’è il tempo per un altro brivido anche per il portiere bergamasco. Al 45’ una sgroppata di Chiellini si tramuta in un prezioso assist per Protti che a sua volta serve al centro Lucarelli il quale però manca di un soffio l’aggancio della sfera e quindi la conclusione. Nel secondo tempo la trama della gara non muta, anche se gli uomini di Mazzari spingono di più sull’acceleratore e per i primi venti minuti abbondanti macinano gioco e tengono bene il pallone.

Al 2’ Saverino effettua una mirabile percussione e apre per Lucarelli che conclude, ma Taibi devia in anogolo. Al 15’ Vanigli va vicino al gol con un bel colpo di testa su cross di Saverino. Si tratta di un’occasione davvero allettante, forse la più nitida di tutta la partita. Ancora ci si chiede come il capitano amaranto abbia potuto sbagliare. E l’errore lo commette anche Chiellini, al 17’, che spedisce di poco alto un colpo di testa in entrata. Ma qui la difficoltà era ben maggiore.

Sul versante atalantino, invece, c’è da registrare al 32’ un tiro finito di poco a lato di Montolivo. Senza altre grandi occasioni, a questo punto la partita si avvia verso la conclusione. Il predominio degli amaranto non si concretizza e la partita può chiudersi a reti inviolate. I bergamaschi restano primi in classifica, i livornesi sono sempre al quarto posto. In sala stampa Mazzarri dirà che il Livorno non ha vinto per troppa foga, Mandorlini replicherà che anche l’Atalanta poteva fare il colpaccio.

Alla fine il pari sembra il risultato più giusto, anche se, come detto, una nota di merito in più va senz’altro agli amaranto. Livorno – Pavarini, Cannarsa, Vanigli, Chiellini, Vigiani (28’ st Biliotti), Grauso (37’ st Ciaramitaro), Ruotolo, Doga, Saverino (41’ st Rabito), Lucarelli, Protti. All. Mazzarri. Atalanta – Taibi, Smit, Lorenzi, Gonnella, Innocenti, Marcolini (22’ st Montolivo), Bernardini, Zenoni, Gautieri, Vugrinec (22’ st Pinardi), Budan (38’ st Comandini). All.

Mandorlini. Arbitro – Giannoccaro di Lecce. Note – Giornata invernale, campo in buone condizioni, spettatori 12 mila circa di cui 11 mila 900 paganti per un incasso di circa 166 mila euro. Ammoniti Biliotti e Saverino nel Livorno. Circa mille 200 i sostenitori dell’Atalanta. Angoli: 8 a 3 per il Livorno. (Marco Ceccarini)

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