Rumeno 31enne ucciso a Firenze
Chiusura anticipata alle 22.30 in piazza del Mercato Centrale
Carte di credito contraffatte: in manette tre nigeriani

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 dicembre 2003 07:22
Rumeno 31enne ucciso a Firenze<BR>Chiusura anticipata alle 22.30 in piazza del Mercato Centrale<BR>Carte di credito contraffatte: in manette tre nigeriani

Un rumeno di 31 anni, Gabriel Dumitru Copa Ceanu, e' stato ucciso a coltellate la notte scorsa a Firenze. Il corpo e' stato trovato in un locale in via Panicale, vicino al mercato centrale, gestito dallo stesso extracomunitario. Secondo gli investigatori della squadra mobile l'extracomunitario potrebbe essere stato ucciso nel corso di una rapina. Il cadavere del rumeno e' stato trovato intorno all'1,30 da due passanti. L'extracomunitario e' stato raggiunto da tre coltellate inferte all'addome.
Ha spaccato il parabrezza di un furgone con una spranga di ferro ma è stato arrestato dalla Polizia Municipale.

E' accaduto ieri pomeriggio intorno alle 15 in piazza del Mercato centrale. Il protagonista è un marocchino di 53 anni. L'uomo L.B. visibilmente alterato e ubriaco, aveva già disturbato in precedenza alcuni avventori all'interno del Mercato ma era stato allontanato. Una volta uscito, il cittadino extracomunitario si è impossessato di una spranga di ferro (quelle usate per montare i banchi degli ambulanti) e si è scagliato contro un furgone in sosta spaccando il parabrezza. Gli agenti della Polizia Municipale, in servizio all'interno del Mercato e che in quel momento si trovavano in piazza, sono intervenuti fermando l'uomo per accertamenti.

Il cittadino extracomunitario è stato arrestato per violazione alle norme sull'immigrazione e danneggiamento aggravato.
Chiusura alle 22.30 per le attività commerciali e artigianali di via Panicale e piazza del Mercato centrale, rinforzo dei servizi di vigilanza e controllo da parte delle forze dell'ordine in tutta la zona di San Lorenzo. Questi i primi provvedimenti decisi durante la riunione tenuta oggi in Palazzo Vecchio su iniziativa del sindaco Domenici, fra il vicesindaco Giuseppe Matulli, il questore Vincenzo Indolfi, l'assessore Graziano Cioni, il comandante della polizia municipale Alessandro Bartolini e i dirigenti dello sviluppo economico.

Sono motivi di ordine pubblico, tragicamente aggravati dall'omicidio nel locale di via Panicale, ad aver portato alla decisione di limitare l'orario di apertura dei negozi che fino ad oggi avevano facoltà (sancita dalla legge Bersani) di restare aperti tutta la notte per vendere pizza al taglio, panini, prodotti di gastronomia. Come definisce un'ordinanza sindacale, per i prossimi venti giorni le attività di questo tipo che hanno sede in via Panicale e piazza del Mercato Centrale dovranno dunque chiudere le saracinesche alle 22.30; nessun provvedimento invece per i pubblici esercizi, già soggetti a controlli abituali da parte della polizia municipale.

Durante la riunione, sentito il prefetto Lombardi, è stato anche deciso che nel pomeriggio di domani, venerdì 5 dicembre, una delegazione di commercianti e residenti del quartiere di san Lorenzo sarà ricevuta in prefettura dallo stesso Lombardi, dal questore Indolfi e dall'assessore Cioni.
Acquistavano capi di abbigliamento e calzature firmate in prestigiosi negozi del centro storico pagando con carte di credito contraffatte, ma sono stati arrestati dalla Polizia Municipale. In manette sono finiti tre cittadini extracomunitari di origine nigeriana, un altro è stato invece denunciato a piede libero.

L'operazione, condotta dagli agenti del nucleo antidegrado della Polizia Municipale e dalla Guardia di Finanza, ha permesso di sgominare un gruppo specializzato nell'acquisto di merce di valore con carte di credito contraffatte ed è stata illustrata questa mattina dall'assessore alla vivibilità e sicurezza urbana Graziano Cioni, dal comandante provinciale della Guardia di Finanza colonnello Giovanni Colletta, dal comandante della Polizia Municipale Alessandro Bartolini e dal maggiore delle fiamme gialle Michele Vendola.

L'arresto dei nigeriani è l'epilogo di un'indagine iniziata a metà novembre. L'11 novembre i Servizi Interbancari di Milano segnalarono alla Guardia di Finanza di Firenze che in un negozio di calzature del centro era stata acquistata merce con carte di credito contraffatte. Dalle indagini era emerso che gli acquirenti erano persone straniere e di colore di cui era stata fatta anche una sorta di identikit. La scorsa settimana una di queste persone era stata vista e riconosciuta in centro storico e quindi sono iniziati gli appostamenti alla ricerca degli altri eventuali complici.

Finché ieri una pattuglia della Polizia Municipale ha riconosciuto uno degli stranieri sospettati di aver usato illegalmente carte di credito contraffatte. L'uomo stava passeggiando in centro con due grandi borse di un noto negozio colme di capi di vestiario e di scarpe appena acquistati. Gli agenti hanno fermato il cittadino extracomunitario per un controllo ma questi si è dato alla fuga abbandonando la merce. Nel frattempo altri agenti della Polizia Municipale avevano individuato il garage dove era stata lasciata l'auto utilizzata dagli uomini e presa a noleggio, sempre con carte di credito contraffatte, a Napoli.

I vigili hanno quindi aspettato che gli altri complici facessero ritorno al garage per far scattare i controlli. Perquisendo i due uomini arrivati e la vettura sono stati trovati documenti statunitensi falsi, carte di credito contraffatte oltre che molti capi di abbigliamento e calzature di marca acquistati in alcuni negozi del centro storico pagando appunto con le carte falsificate. I due sono stati così arrestati in flagranza di reato per uso illegittimo di carte di credito. Nel frattempo è stato rintracciato anche un terzo componente della banda, l'uomo che era sfuggito alla Polizia Municipale: questi si era liberato delle carte di credito e dei documenti e quindi è stato sottoposto a fermo come indiziato di reato.

Dai controlli è emerso che si tratta di cittadini nigeriani e, in base ai biglietti aerei trovati in loro possesso, erano in procinto di tornare in Nigeria. Un quarto uomo è stato denunciato a piede libero. Le indagini sono ancora in corso ma non si esclude che dietro i nigeriani ci sia una organizzazione internazionale specializzata nella contraffazione delle carte di credito. Ai cittadini extracomunitari sono stati contestati i reati di ricettazione e contraffazione di carte di credito. "Questa operazione testimonia i buoni rapporti e la collaborazione che esiste tra la Polizia Municipale e le altre forze dell'ordine, tra cui la Guardia di finanza" commenta l'assessore Cioni.

Gli fa eco il colonnello Colletta precisando anche i settori in cui la collaborazione si concretizza come la lotta alla contraffazione e agli affitti in nero.

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