FIRENZE- La giunta sta definendo la cornice giuridica entro cui potranno essere applicate tasse di scopo e tributi commutativi richiesti dagli enti locali. Lo ha spiegato il presidente Claudio Martini, durante la conferenza stampa in cui stamani ha presentato il bilancio 2004 assieme all’assessore Montemagni. Entro gennaio la legge dovrebbe essere approvata, in modo che i comuni possano tenerne conto nella stesura dei loro bilanci. Una tassa di scopo è il contributo che l’amministrazione comunale potrà chiedere ai propri cittadini, qualora non possa contare su risorse adeguate, per realizzare una nuova opera o nuovi investimenti.
I tributi commutativi non interessano invece i residenti e potranno riguardare, ad esempio, i turisti, a cui far pagare parte della spesa per mantenere o garantire determinati servizi ed attività che altrimenti graverebbero totalmente sui cittadini residenti toscani. “Una questione dunque di equità fiscale” ha spiegato Martini.
“Tassa di scopo e tributi commutativi non saranno comunque un obbligo – ha sottolineato più di una volta il presidente – ma solo una possibilità, di cui le amministrazioni comunali potranno avvalersi oppure non avvalersi.
La tassa di scopo in particolare dovrà essere vincolata alla realizzazione di nuovi investimenti. Non potrà essere utilizzata per coprire buchi in bilancio. Le tasse di scopo avranno inoltre una durata limitata nel tempo: esigibili solo fino a quando quell’investimento o quell’opera che si vuole finanziare non sarà ultimata”. Martini ha fatto anche qualche esempio: una casa di riposo in più, un parcheggio, un ponte od un palazzetto dello sport, maggiori investimenti sociali. Le tasse di scopo su uno stesso territorio potranno essere anche più di una.
Per questo la giunta sta pensando ad un tetto. “Attualmente ragioniamo di un massimo del 10 per cento rispetto al gettito tributario complessivo del territorio”. Anche per i tributi commutativi saranno fissati dei paletti.
”Vogliamo continuare ad investire sulla Toscana e fare di tutto perché anche altri siano incentivati a farlo. E’ questa la scelta fondamentale che sta alla base del Bilancio di previsione 2004”. Lo sottolinea l’assessore al bilancio, finanze e programmazione, Marco Montemagni, in apertura di conferenza stampa.
E cita un numero su tutti. "Il programma straordinario di investimenti 2003-2005 – spiega - è cresciuto, rispetto alla proposta iniziale, di ben il 47%. Attiverà risorse per oltre 2 miliardi e duecento milioni di euro: il più grande investimento mai fatto dalla Regione da quando è nata nel 1970. Un investimento per l'oggi e soprattutto per il futuro della nostra Toscana". Montemagni sottolinea inoltre “il forte impegno per l'economia, per aiutare la ripresa economica, come stanno a testimoniare i 465 milioni di euro destinati dal bilancio 2004, contro i 447 del 2003".
“Investiremo in Toscana ed aiuteremo la ripresa economica senza aumentare le tasse a titolarità regionale, ferme da sette anni – prosegue Montemagni – confermando tutte le riduzioni sull’Irap già praticate in passato, facendo nuovi sconti anzi alle aziende dotate di certificazioni ambientali, per cui ‘chi meno inquina, meno paga’, cancellando il bollo auto per le associazioni di volontariato o per le masse rimorchiabili di veicoli fino a sette tonnellate”.
“Nel fare questo continueremo comunque ad avere una finanza virtuosa – aggiunge l’assessore –.
Se il nostro bilancio è sano lo si deve anche al pareggio dei conti della sanità, che rappresentano il 66 per cento di tutto il bilancio. Dallo Stato attendiamo, fra gli altri, 280 milioni di euro, di cui 236 mancanti per il contratto del comparto e 45 milioni di euro per le maggiori spese che dovremo sostenere per l'assistenza ai cittadini immigrati, che in base agli accordi Stato-Regioni del 2001 ci sono dovuti. Non lo chiediamo solo noi, ma tutte le Regioni”.
"Così come tutte le Regioni, i Comuni, le Province - conclude Montemagni - chiedono con forza, al Governo e al Parlamento, che sia profondamente modificata la Legge Finanziaria che è assolutamente insostenibile per i bilanci e di conseguenza per i cittadini".