In Toscana nasce l’industria della canapa
Artigianato artistico parte integrante dell'identità regionale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 novembre 2003 19:28
In Toscana nasce l’industria della canapa<BR>Artigianato artistico parte integrante dell'identità regionale

FIRENZE- Da un'indagine su 3.000 famiglie, commissionata dalla Regione Toscana ad Artex, centro per l'artigianato artistico e tradizionale della toscana, emerge il ruolo dei prodotti artistici e tradizionali della nostra regione come valore positivo, immagine all'estero e sinonimo di qualità complessiva.. I questionari sono stati distribuiti in 5 Regioni: Campania, Lombardia, Sicilia Toscana e Veneto.
Tre gli elementi, di carattere generale, che emergono dalla ricerca:
1) la grande maggioranza degli intervistati, con percentuali che variano dall’88 al 97 per cento, non solamente riconosce all’artigianato artistico un ruolo fondamentale per lo sviluppo dell’economia di un territorio, ma vede nel consumo dei suoi prodotti un elemento che può servire ad aumentare la qualità della vita.


2) Il 73 per cento del campione intervistato considera poi l’attività nel campo dell’artigianato artistico e tradizionale una professione interessante, economicamente soddisfacente, da consigliarsi quindi alle persone care. Un interesse che riscuote i maggiori consensi specialmente nelle fasce d’età dai 26 ai 45 anni.
3) Per quanto riguarda infine le aspettative sul prodotto, il 98 per cento dei consumatori intervistati pensa che un manufatto artigianale debba avere nell’elevata manualità la sua principale caratteristica.

"Questa ricerca - afferma l'Assessore alle attività produttive della Regione Toscana Ambrogio Brenna - affronta il tema dell'artigianato artistico e tradizionale da un punto di vista innovativo. Per la prima volta si è voluto porre l'attenzione non tanto sulle caratteristiche strutturali o congiunturali, ma sulla percezione che, di questo vitale settore dell'economia toscana hanno le persone comuni. Abbiamo così potuto mettere a fuoco quello che dell'artigianato artistico pensa la persona comune, vista in almeno 3 ruoli distinti: quello di consumatore, di cittadino, di possibile lavoratore.

Grazie a questa ricerca, abbiamo a disposizione uno strumento di conoscenza in più, che ci permetterà di integrare le politiche a sostegno del settore”. Il dato che più colpisce è che la Toscana è vista, anche da parte dei non toscani, come la regione con la più alta vocazione artigianale artistica e tradizionale, seguita dal Veneto, dalla Campania e dal Trentino. E’ la Toscana infatti la regione per la quale la maggioranza degli intervistati attribuisce un “predominio” in molti dei settori produttivi tipici dell’artigianato artistico e tradizionale.

Dai tessuti alla ceramica, dalla pelle alla lavorazione dei metalli preziosi, per arrivare al settore dell’agroalimentare, la Toscana è la regione in cui gli intervistati riconoscono una maggiore presenza di produzioni artistiche e tradizionali, collocandole correttamente, in molti casi, nei rispettivi distretti di produzione.
“ La ricerca, afferma il presidente regionale della CNA toscana Marco Baldi, sottolinea il forte radicamento dell’artigianato nel territorio.

Il “caso Toscana” è significativo: le 16.000 imprese ed i 47.000 addetti del settore, concorrono a qualificare i luoghi stessi, a creare ricchezza e lavoro, a salvaguardare l’identità culturale dell’intera regione".
Un quadro estremamente positivo, che stride però con la contingente situazione economica. “L’immagine che i consumatori italiani hanno dell’artigianato artistico e tradizionale - dice il presidente regionale di Confartigianato toscana Giorgio Natalino Guerrini - non attenua, però, gli elementi di preoccupazione confermati anche dai recenti dati congiunturali dell’Osservatorio Regionale sull’Artigianato per il primo semestre 2003 che attestano un calo di fatturato pari all’11% nel settore manifatturiero artigiano".



Benefici ambientali e sviluppo economico con la coltivazione della canapa sativa in Toscana
Il progetto è pronto e sarà presentato, venerdì 7 novembre, durante il convegno “Dall’utopia al mercato”, organizzato dalla Commissione agricoltura del Parlamento toscano, presso l’Azienda regionale agricola di Alberese (Gr). Il modello di ‘filiera’ e le tipologie dei bandi per finanziare i primi interventi hanno origine dalla recente legge regionale, che promuove la reintroduzione della coltivazione della canapa ad uso industriale.

Recenti studi hanno dimostrato l’utilità di questo vegetale sia per l’arricchimento dei terreni, sia per produrre in maniera biologica materiali fonoassorbenti, tessuti, blocchi per l’edilizia, carte ed imballaggi, alimenti, medicinali, cosmetici, lettiere. Oltre ad essere una componente ricchissima nella creazione di biomassa per la produzione di energia. Durante l’incontro grossetano verranno indicati gli obiettivi per costruire una ‘filiera della canapa’ e i settori finanziabili.

Il presidente della Commissione Agricoltura del Consiglio regionale, Fabio Roggiolani, introdurrà i lavori con la relazione ‘Canapa: dalla terra alla terra’. Saranno presenti anche il consigliere Roberto Caverni (Commissione attività produttive), l’assessore toscano all’agricoltura Tito Barbini e l’amministratore dell’Arsia (l’Agenzia delegata all’attuazione della legge regionale), Grazia Mammuccini. Una serie di relazioni tecnico-scientifiche illustreranno le potenzialità di utilizzazione della canapa, con una dimostrazione del suo impiego culinario.

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