Ricerca e innovazione, credito e internazionalizzazione: questa la ricetta del Consiglio regionale per superare la crisi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 Ottobre 2003 12:11
Ricerca e innovazione, credito e internazionalizzazione: questa la ricetta del Consiglio regionale per superare la crisi

Più infrastrutture, aiuti alle imprese per la loro crescita, rispetto delle regole dell’Unione europea, adesione ai sistemi di certificazione: questi sono alcuni ingredienti della ricetta che il Consiglio regionale propone per affrontare la difficile congiuntura economica che la Toscana, al pari del resto d’Italia e di molti altri paesi, sta attraversando in questi mesi. La ricetta è contenuta in una proposta di risoluzione che è stata presentata dai consiglieri di maggioranza che fanno parte della III Commissione (attività produttive): il presidente Loriano Valentini (Ds), Anna Annunziata (Ds), Pieraldo Ciucchi (Sdi), Nino Frosini (Comunisti Italiani), Ambra Giorgi (Ds) e Andrea Manciulli (Ds).

Il documento, elaborato dopo un’audizione dell’assessore regionale alle attività produttive Ambrogio Brenna in Commissione, approderà in Consiglio regionale in vista della seduta assembleare dedicata all’economia, prevista per il 21 ottobre prossimo. Si tratta di indirizzi di fondo forniti in vista dell’aggiornamento del Piano regionale di sviluppo economico. Spiega Loriano Valentini: “In questo modo il Consiglio regionale ha voluto dare il proprio contributo alla comprensione e alla definizione degli obiettivi che la Regione Toscana si pone, per superare al meglio il momento di difficoltà economica che stiamo attraversando”.

Con la risoluzione il Consiglio invita la Giunta a sviluppare, alla luce della nuova situazione economica, un progetto organico di politica industriale fondato su ricerca e innovazione, credito e internazionalizzazione. In particolare, si invita la Giunta “a promuovere azioni che sostengano gli investimenti a rafforzare il contesto infrastrutturale”, “a promuovere azioni specifiche per sostenere la crescita della dimensione della singola impresa e contestualmente rafforzare gli aspetti patrimoniali delle imprese e a facilitare la loro capacità di accesso al credito”, “ad adoperarsi affinché sia ricercato un equilibrio tra il processo di liberalizzazione del commercio mondiale e la necessità di garantire il rispetto delle regole fondamentali della politica di coesione economica e sociale dell’Unione europea”, “a promuovere l’adesione volontaria del mondo imprenditoriale ai sistemi di certificazione”.

Inoltre si auspica lo sviluppo di una larga intesa con i sindacati, le associazioni imprenditoriali, le banche e le Università per il rilancio della Toscana e del suo processo di sviluppo.

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