La "non fiducia" nei confronti dell'Assessore Bugliani scatena la polemica in casa Verdi

Redazione Nove da Firenze
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13 Ottobre 2003 14:06
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La "non fiducia" nei confronti dell'Assessore Bugliani espressa ieri a mezzo stampa dall'attuale presidente dei Verdi di Firenze, Giovani Varrasi, scatena la polemica in casa Verdi "Dichiarazioni importanti come questa -commentano Sergio Gatteschi,consigliere Provinciale, Sandra Giorgetti, Canio Lomuto, Fabrizio Biagi, consiglio di Quartiere 5, Roberto Lepri, consiglio di Quartiere 3, Sergio Paderi, Esecutivo regionale Verdi Toscani- comunicate alla cittadinanza attraverso la stampa, avrebbero avuto bisogno di un minimo almeno di discussione, che non c'è stata, in nome di una gestione personalistica del partito dei Verdi: Varrasi infatti non convoca l'esecutivo dal mese di giugno, ma ciò non gli ha impedito di esprimersi pubblicamente su questa delicata questione".
Perciò i membri dell'esecutivo dei Verdi del Comune di Firenze, chiedono in un loro documento che venga convocato l'esecutivo cittadino dei Verdi.
"Nessuna sfiducia nei confronti dell'assessore Bugliani": lo precisa il capogruppo dei Verdi in consiglio comunale Alessio Papini in merito alla vicenda dell'improvviso ritiro "non concordato né meditato da parte della giunta del provvedimento che istituiva i cosiddetti parcheggi a fascia rossa".

"La gestione di una piccola parte dei parcheggi a pagamento mirata a facilitare la rotazione della sosta - spiega Papini - può venire incontro alle esigenze di commercianti e artigiani per facilitare l'accesso dei clienti ai negozi. E' anche vero che norme eccessivamente complicate sono difficili da capire e rispettare da parte dei cittadini e che una situazione come quella del Comune di Firenze, con pochissimo spazio pubblico su strada rispetto alla pressione delle auto private, rende difficile permettere ovunque la sosta gratuita".

Papini ricorda, infatti, che "anche a Zurigo e altre città europee prese a modello per le politiche di mobilità la sosta in città è quasi integralmente a pagamento per avvantaggiare la mobilità pubblica rispetto a quella privata". "Spero quindi - conclude Papini - che sulla politica della sosta si arrivi a un chiarimento per massimizzare i benefici rispetto ai problemi senza retromarce improvvise che rischiano di essere poco ragionate".

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