Il ritorno al Tenax di Marc Almond

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 settembre 2003 13:46
Il ritorno al Tenax di Marc Almond

Il leader degli storici Soft Cell torna sabato 27 settembre a calcare le scene del club fiorentino, stavolta nelle vesti Dj. L’artista inglese sarà di scena al MUM, l’esclusivo spazio situato al primo livello Tenax. Da sempre attento alle nuove tendenze sonore, Marc Almond alterna ormai da diversi anni l’attività di musicista con quella di Dj. All’interno della sua set-list artisti come Tiga, Atomizer; Weapon, Angry Men, Dirty Sanchez, Chicks On Speed... per notti in bilico tra house, electroclash e pop.

Cantante, compositore ed interprete, Marc Almond è stato insieme con Dave Ball il precursore del genere electro–duo, con i Soft Cell. Un gruppo, quello dei Soft Cell, che negli ’80 ha scalato le vette delle classifiche di tutto il mondo. Tra le hit più famose impossibile non ricordare la mitica Tainted Love – uno dei brani più ballati degli ultimi vent’anni, adottato spessissimo anche dal mondo della pubblicità e del cinema - oltre a “Numbers”, “Bedsitter”, “Say hallo wave goodbye”… La critica è ampiamente concorde nell’etichettare l’album “Memorabilia” come la prima vera registrazione techno: con oltre dieci milioni di dischi venduti, i Soft Cell hanno gettato le basi di uno stile che ha poi influenzato diverse generazioni di musicisti: dai Pulp ai Blur, dai Pet Shop Boys ai Divine Comedy … Dopo Soft Cell, nella carriera di Marc Almond ha fatto seguito ‘The Mambas’, un progetto che ha segnato un importante giro di vite nella sua vita artistica.

Con The Mambas, Marc ha iniziato infatti una intensa collaborazione con ensemble orchestrali. L’orchestrazione diverrà una caratteristica della sue futura carriera: My Life Story ha ispirato infatti molti musicisti e band. Il passaggio da band ad artista solista ha portato una radicale svolta nel suo stile musicale, conducendo i suoi fans verso nuovi orizzonti. Mantenendo un tocco di austerità combinato insieme con un forte senso dell’ironia, i temi cari a Marc Almond sono espressi magistralmente in “The Saints of the underworld “, la brillante ed audace” Vermin in Ermine”, il cabaret riflessivo di “Stories of Johnnny” ed il suo più famoso album solista ‘The stars we are’, di cui ricordiamo la famosa ’Something ‘s gotten hold of my heart’ in duetto con Gene Pitney.

Nel 1991 ancora un nuovo album, ‘Tenement Symphony’, con la produzione di Trevor Horn. A prescindere dalla sua enorme capacità compositiva, Marc è stato acclamato anche come interprete: a tale proposito ricordiamo il suo tribute-album di canzoni di Jacques Brel. Marc ha inoltre registrato un doppio album di canzoni con liriche tratte da diversi scrittori francesi tra cui Baudelaire ed ha collaborato con svariati artisti come Gene Pitney, Nico, Nick Cave, The The, Coil, P.J.Proby etc… Tra i suoi ultimi lavori ricordiamo l’album uscito nel giugno 2001 con il titolo di Stranger Things, The end of New York - una collection di poemi lirici e prose di Marc con il tema New York -, The Union Chapel, cioè il disco live del concerto tenuto il 12 dicembre 2000 alla Union Chapel.

Il 27 ottobre 2003 è prevista l’uscita di 'Heart On Snow', una raccolta di canzoni russe.

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