Con il programma Leonardo da Vinci formazione e stage aziendali per 39 ragazzi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 settembre 2003 13:07
Con il programma Leonardo da Vinci formazione e stage aziendali per 39 ragazzi

FIRENZE - Muoversi nel mondo, imparare le lingue, acquisire elementi di una società ormai sempre più multiculturale ed estesa ben oltre i confini nazionali. E' questo l'obiettivo che si pone il programma Leonardo da Vinci, promosso dalla Regione Toscana, in linea con le raccomandazioni del parlamento europeo e del consiglio dei ministri, per facilitare la mobilità dei giovani toscani nei paesi europei ed incentivare così nuovi modelli formativi per un'Europa della conoscenza.
Grazie al progetto Leonardo da Vinci sono 39 i giovani toscani che, dallo scorso aprile a oggi, hanno seguito o stanno seguendo un corso di formazione di lingua della durata di 80 ore, un programma culturale e un tirocinio lavorativo di due mesi presso aziende in qualche modo attinenti al curriculum dei partecipanti.
Un primo contingente di 18 giovani si è recato dal 26 aprile al 31 luglio a Siviglia, mentre qualche giorno fa 16 ragazzi sono partiti per Bournemouth, in Inghilterra e altri 5 per Chemnitz in Germania.
I programmi sono interamente gratuiti e prevedono, oltre allo studio della lingua, stage e tirocinii in aziende e altre realtà lavorative.

"Si tratta di esperienze - osserva l'assessore all'istruzione, formazione e lavoro Paolo Benesperi - il cui valore va ben al di là dell'iniziativa proposta. Per una persona come per una impresa venire a contatto con le culture europee costitisce un fattore di arricchimento, in grado di rafforzarne la competitività e migliorare così le proprie prospettive occupazionali anche in Italia. Per i giovani meno qualificati, compresi gli apprendisti, partecipare a un programma di questo tipo può rappresentare un'opportunità di miglioramento della qualità della vita e delle conoscenze".

Per la Regione il prossimo obiettivo è quello di rendere la mobilità più accessibile al maggior numero di giovani possibile, anche per rafforzarne il senso di appartenenza ad un'unica comunità, quella europea.(bc)

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