Nove le vittime finora legate alle cantierizzazioni TAV fra Bologna e Firenze

Redazione Nove da Firenze
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18 agosto 2003 12:15
Nove le vittime finora legate alle cantierizzazioni TAV fra Bologna e Firenze

Si inaugura oggi in Calabria a Pagliarelle (comune di Petilia Policastro), nella provincia più povera del Bel Paese, quella di Crotone, un "monumento ai caduti sul lavoro".
Nove le vittime finora legate alle cantierizzazioni TAV fra Bologna e Firenze (otto lavoratori, una residente):
Nel 1998 muoiono due lavoratori a séguito di un incidente stradale avvenuto in Umbria durante il rientro (fonte: report dell'Osservatorio Monitoraggio T.A.V. della Regione Toscana e della Regione Emilia-Romagna);
il 31 gennaio 2000, nel tunnel di Vaglia (FI), cantiere del Carlone, muore Pasquale Costanzo, 23 anni, elettricista di Petilia Policastro (Crotone), alla guida di una jeep finita contro la parete della galleria, impiegato da due mesi nell'Alta Velocità;
il 26 giugno 2000 muore in località Ponte Nuovo a Calenzano (FI) Giorgio Larcianelli, 53 anni, di Scandicci (FI), camionista, uscito fuori strada sulla provinciale "Barberinese": di ritorno dalle cave del Mugello, trasportava terra per i cantieri dell'Alta Velocità;
il 1 settembre 2000 muore nel cantiere della galleria TAV di Monghidoro (BO) Pietro Giampaolo, 58 anni, operaio originario della provincia di Chieti, investito da un dumper, utilizzato per il trasporto dello smarino, che procedeva in retromarcia verso il fronte di scavo;
il 5 gennaio 2001 muore nel cantiere TAV FT2 di Sesto Fiorentino (FI) Pasquale Adamo, 55 anni, di Quarto (NA), sposato e padre di tre figli, stritolato dalla coclea di un posizionatore all’imbocco della galleria di Monte Morello, a Quinto;
il 10 aprile 2001 muore Assuntina Spina, residente in Via Puccini a Sesto Fiorentino (FI), 84 anni, agganciata da un camion che usciva da uno dei cantieri dell'Alta Velocità ferroviaria in costruzione fra Firenze e Bologna;
nel 2001 muore un lavoratore per un incidente stradale nelle Marche durante il rientro al luogo di lavoro (fonte: report dell'Osservatorio Monitoraggio T.A.V.

della Regione Toscana e della Regione Emilia-Romagna);
il 1 febbraio 2003 muore all'ospedale di Careggi a Firenze, dopo 9 giorni di coma, Giovanni Damiano, carpentiere di 42 anni, di Montesarchio (BN), sposato, con due figli, investito da un getto di calcestruzzo il 23 gennaio 2003 nel cantiere del Carlone, Vaglia (FI).

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