E venne l’ora della Bandabardò alla Festa dell’Unità di Firenze

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 agosto 2003 13:43
E venne l’ora della Bandabardò alla Festa dell’Unità di Firenze

La formazione fiorentina con l’ultimo album Bondo! Bondo! ha conquistato i piani alti delle classifiche italiane, dopo una lunga e impeccabile carriera all’insegna dell’indipendenza artistica. Sabato 9 agosto la Bandabardò sarà in concerto alla Festa dell’Unità di Firenze (Arena Centrale – Fortezza da Basso – inizio ore 21,15) nell’ambito di una serata a sostegno delle attività di Emergency in Iraq (ingresso/sottoscrizione 5 euro).
Quello della Bandabardò è successo senza compromessi, ottenuto grazie ad uno stile musicale originalissimo che intreccia abilmente suoni acustici ed elettrici.


BANDABARDÒ ...8 Marzo 1993: Quel giorno, oltre a festeggiare la donna, nasce la bandabardò. Enrico Erriquez Greppi, un bilingue dal passato franco-lussemburghese, convince A. M. Finaz, rampante chitarrista elettrico, a gettare alle ortiche qualsiasi amplificatore o pedale di sua appartenenza. Questo per la convinzione di Erriquez che sarebbe bello e divertente portare su un palco la stessa atmosfera di festa che si instaura nelle "cantate tra amici", momenti magici in cui stonati e intonati uniscono le voci in canti senza fine.

Seguono a ruota la terza chitarra acustica (Orla), il contrabbasso stradaiolo e francofono (Don Bachi), una batteria minimale (il giovane Nuto) ad assicurare le danze e un fonico di fiducia (Cantini). A lungo gli djembe e bonghetti di Paolino sono stati il tocco fricchettone della Banda.
Ottenuta l’amalgama voluta, il gruppo inizia una vita live costante e devastante per numero di concerti ed energia profusa: quello che la formula bardozziana permette dal set stradaiolo a quello rombante da palazzetto.

Concerti sempre e ovunque (Italia, Francia, Svizzera e Slovenia) alternati a incidenti ai furgoni e collaborazioni con chi ama allegrie acustiche (Litfiba, Daniele Silvestri, CSI, Max Gazzè, Paola Turci…); ci piace ricordare due tributi a grandi “canzonettari” per i quali abbiamo coinvolto e stravolto più amici del solito: il Tributo a Carosone, nel contesto del Premio Recanati 2001, per il quale abbiamo trascinato con noi Gazzè, Turci e Lina Sastri e quello a Rino Gaetano (Enzimi 2001) dove hanno suonato, cantato e saltato con noi Sergio Cammariere, Marina Rei, Raiss degli Almamegretta, Bobo Rondelli e, ancora, Paola Turci e Max Gazzè.

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