Arno: il Comune firma l'accordo per la realizzazione della cassa di espansione dei Renai contro il rischio alluvioni
Passerella delle Cascine: il presidente del Quartiere 4 annuncia un esposto

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
31 luglio 2003 07:04
Arno: il Comune firma l'accordo per la realizzazione della cassa di espansione dei Renai contro il rischio alluvioni<BR>Passerella delle Cascine: il presidente del Quartiere 4 annuncia un esposto

Sarà realizzata nel parco dei Renai a Signa la cassa di espansione dell'Arno che servirà a raccogliere le acque del fiume e a mettere al sicuro Firenze dal rischio di alluvioni. E' questo lo scopo del protocollo d'intesa che è stato firmato oggi tra il Comune di Firenze, rappresentato dall'assessore all'ambiente Vincenzo Bugliani, i Comuni di Campi Bisenzio, Sesto Fiorentino e Signa, la Provincia, la Regione e l'Autorità di Bacino dell'Arno. Tutti questi soggetti finanziano, congiuntamente, la realizzazione dell'opera, che si estenderà su una superficie di 180 ettari, con i quasi 13 milioni di euro necessari al completamento del primo lotto.

L'avvio dei lavori è previsto entro il primo semestre del 2004 e la cassa, che è un grande invaso naturale pronto a riempirsi in caso di calamità, entrerà in servizio nel 2006. "Questo protocollo è anche il risultato dei buoni rapporti che ormai intercorrono su vari argomenti tra i Comuni della Piana fiorentina - dice l'assessore Bugliani -. Questa opera idraulica metterà in sicurezza da eventi come quello del 1966 il territorio in riva destra d'Arno, dalle Piagge fino a Signa". Il costo dell'intervento, diviso in due parti, sarà di 12,7 milioni di euro per il primo lotto, di cui circa la metà (6,1 milioni di euro) verrà coperta dall'Autorità di Bacino.

La cassa di espansione dei Renai è infatti il primo intervento sull'asta principale dell'Arno previsto dal Piano di bacino per mitigare il rischio idraulico nell'area metropolitana di Firenze. "La cassa dei Renai - spiega il segretario generale dell'Autorità di Bacino Giovanni Menduni - con i suoi 16 milioni di metri cubi di volume invasato e 180 ettari di superficie interessata, costituisce il maggiore intervento di riduzione del rischio idraulico previsto dal piano di bacino dell'Arno ed è tra i più rilevanti a livello nazionale".
"Domani presenterò al magistrato Rosario Minna un esposto dettagliato sulle responsabilità del soprintendente Domenico Valentino".

L'annuncio arriva dal presidente del Quartiere 4 Eros Cruccolini dopo l'incontro avvenuto ieri mattina con il sovrintendente ai beni ambientali e architettonici Valentino sulla questione della passerella delle Cascine. "Premesso che il parere idraulico dato dalle Autorità competenti, e riconfermato dalla Provincia, evidenzia che in caso di piena del fiume Arno la passerella esistente costituisce un serio pericolo per il rischio idraulico - spiega il presidente Cruccolini - non intendo assumermi alcun tipo di responsabilità dovuto a confusione dei ruoli, ad inadempienze ed incoerenze da parte del soprintendente".

Cruccolini entra nel dettaglio: "il soprintendente entra nel merito del percorso del bus elettrico che dovrebbe passare sul nuovo ponte e pone obiezioni sul parere idraulico cui si accennava prima mentre invece dovrebbe offrire una soluzione di tipo tecnico sul modo in cui il ponte dovrebbe attraccare sul lato Cascine". E ancora: "Il soprintendente vorrebbe un attracco lato Cascine con scalini, soluzione ampiamente superata da una proposta preparata da un team di tecnici del Comune e della soprintendente".

"Il soprintendente - continua il presidente - ha concesso il permesso affinché il bus elettrico possa arrivare fino a Piazzale Kennedy: ma una volta arrivato fino al Piazzale perché non farlo continuare, visto che è un mezzo assolutamente non inquinante?". "La proposta del soprintendente - aggiunge Cruccolini - è stata quella di far intervenire una Commissione Ministeriale, quella del Quartiere è di ripensarci e convocare una Conferenza dei servizi dove la soprintendenza proponga le soluzioni tecniche di sua stretta competenza.

Se l'attuale passerella ha notevole importanza dal punto di vista architettonico, come da più parti affermato, perché il soprintendente non sollecita l'emissione di un decreto di tutela da parte del Ministero?". "Occorre risolvere una volta per tutte questo problema - ribadisce il presidente - e dare il via alla costruzione di un'opera indispensabile perché di fronte a mutamenti del clima cui stiamo assistendo (siccità a cui seguono spesso alluvioni) dobbiamo tutelare il corso del fiume Arno e renderlo il più sicuro possibile".

"Un dubbio ci sorge: che quella del soprintendente sia una posizione di carattere politico, contro questa Amministrazione: ha forse intenzione, il soprintendente, di presentarsi come candidato alle prossime elezioni amministrative? Noi, come Quartiere - conclude il presidente Cruccolini - gli chiediamo un gesto di coerenza in questo ultimo periodo nel quale ancora dovrà ricoprire questa importante carica pubblica: non assumere ruoli politici che non gli competono".

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