Il gruppo Fondiaria-SAI tra fusioni e divisioni

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 luglio 2003 12:57
Il gruppo Fondiaria-SAI tra fusioni e divisioni

L'assemblea straordinaria di Milano Assicurazioni ha approvato nei giorni scorsi la fusione con la Nuova Maa e Sis, da cui nascerà una compagnia con una raccolta premi di 2,8 miliardi di euro, per l'85% concentrati nei rami danni. Dalla fusione sono attesi risparmi nell'ordine di 15 milioni entro il 2006, a cui si aggiungeranno altri 35 milioni da sinergie. L'operazione consentirà a Fondiaria Sai (già proprietaria del 100% di Maa Vita e Sis e del 90% di Nuova Maa) di rafforzare la sua partecipazione in Milano dall'attuale 61,65% al 67,5%.
In seguito alla fusione l'assemblea ha deciso di portare a 19 il numero dei consiglieri, che vedranno una presenza maggiore della famiglia Ligresti.

Oltre a Maurizio Di Maio, Emanuele Erbetta, Lia Lo Vecchio, Antonio Talarico e Vincenzo Vicari, hanno fatto il loro ingresso nel Cda Gioacchino Paolo Ligresti (già cooptato nella carica di vicepresidente in aprile), Jonella e Giulia Maria Ligresti. Salvatore Ligresti assumerà la carica di presidente onorario, mentre l'ex a.d. di Fondiaria Roberto Gavazzi ha formalizzato le sue dimissioni dal consiglio. Elevato a 9 anche il numero dei membri del Comitato Esecutivo, nel quale sono entrati a farne parte: Monella e Giulia Maria Ligresti, Nicola Squillace e Antonio Talarico.
La Corte d'Appello ha dato ragione ai piccoli azionisti di Latina Assicurazioni, acquisita nel 1995 da Fondiaria in base ad una valutazione giudicata penalizzante per i soci di Latina.

Già in primo grado il tribunale di Milano aveva riscontrato vizi nei rapporti di concambio, fissato in due azioni Fondiaria contro tre di Latina, dal momento che in quel periodo la compagnia fiorentina registrava perdite di 179 miliardi di vecchie lire (e oltre 430 la Milano Assicurazioni, di recente incorporazione), mentre Latina godeva di ottima salute.
Altro problema per il gruppo assicurativo è il rapporto con i gruppi agenti che rappresentano sul terriotorio le compagnie.
Tra differenze nel rapporto economico e timore di sacrifici in nome della riorganizzazione del gruppo, gli agenti delle varie compagnie hanno preso a concertare la loro "politica sindacale" nei confronti della proprietà.

I rappresentanti di categoria si richiamano ai valori professionali e alla solidarietà tra colleghi in difficoltà. Si profila comunque un periodo burrascoso di riorganizzazione delle strutture del Gruppo assicurativo e di tutti i rapporti interni dell'intero sistema.

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