Esprimono la loro voglia di lottare per l'autodeterminazione in modo pacifico e i loro ambasciatori sono i bambini. Il popolo Saharawi ha stretto in questo modo una rete di amicizie con tanti paesi europei e in primo luogo con la Toscana che dal 1983 ospita ogni anno, per un periodo di circa due mesi, delegazioni di bambini che vengono qui per uno screening medico, ma anche per vedere un mondo "normale". Oggi una diecina di piccoli del Saharawi, che sono ospiti in questo periodo di alcuni Comuni dell'area fiorentina, hanno visitato Palazzo Vecchio per una giornata fiorentina e sono stati accolti dall'assessore all'immigrazione Marzia Monciatti, dal presidente della commissione pace Lorenzo Marzullo e dai consiglieri comunali e membri della commissione pace Susanna Agostini e Giovanni Orlandini.
"Il popolo del Saharawi si batte da anni per affermare il proprio diritto all'autodeterminazione, ma lo fa senza aggressioni e senza spargimenti di sangue - dice l'assessore Monciatti - . Noi vogliamo rilanciare un appello all'Italia e all'Europa, affinché venga presa sul serio questa situazione e venga attuato quanto previsto dall'Onu con 45 risoluzioni. Lo scopo è quello di riconoscere la libertà a questo popolo, cosa che il Marocco ha sempre rifiutato". "Ospitiamo volentieri questi bambini come atto simbolico - sottolinea Lorenzo Marzullo - e auspichiamo che si raggiunga presto l'autodeterminazione, anche se il Marocco ha furbescamente promosso gli insediamenti di cittadini marocchini in quell'area di Sahara, in modo da invalidare con la forza dei numeri un eventuale referendum per l'autodeterminazione".
Sono quasi 200 le cittadine della Toscana che sono gemellate e che collaborano con il popolo Saharawi e solo in questa estate sono circa 300 i bambini del Saharawi ospiti della Toscana, a fronte di un totale di 500 sul territorio nazionale. "Questo popolo ha una grande volontà nel mantenere viva la propria identità culturale e questo lo si è visto anche nel viaggio che abbiamo fatto come delegazione comunale: esistono scuole in tutte le province" ha aggiunto il consigliere Orlandini. Mentre Susanna Agostini ha ribadito l'urgenza di "non dimenticare da parte della comunità internazionale la questione del Saharawi e di mantenere da parte delle istituzioni fiorentine sempre stretti contatti affinché, dopo l'annuale visita dei bambini nelle nostre città si continui a lavorare, pacificamente, per restituire a questo popolo la sua libertà".
L'assessore Monciatti ha infine espresso un ringraziamento all'Ataf per avere messo a disposizione del soggiorno fiorentino dei piccoli la mensa e un servizio di accompagnamento in bus. (vp)