Firenze - È una rarità assoluta, ai giorni nostri, ascoltare in Italia un concerto interamente dedicato al Wagner sinfonico, senza
l'apporto di voci soliste; e se protagonista è l'ORCHESTRA DELLA
BAYERISCHE STAATSOPER, ovvero il teatro che è - con Bayreuth -
l'assoluta roccaforte wagneriana nel mondo, la serata si trasforma in
un evento.
E se poi sul podio sale un direttore come ZUBIN MEHTA, fra i grandi
nel panorama internazionale ad aver più diretto le opere dell'autore
della Tetralogia, l'evento è imperdibile.
Ecco perché il concerto che domenica 8 giugno, al Teatro Verdi, il
66° Maggio Musicale ha inserito come "straordinario" nel suo
cartellone per celebrare il 70° anniversario della fondazione, sta
diventando uno degli appuntamenti più attesi del Festival.
Scorrendo la cronologia del Maggio e delle Stagioni fiorentine balza
subito all'attenzione che, se pure in passato era più consueto
ascoltare pagine sinfoniche di Wagner, un programma così - con
l'Ouverture dal Rienzi, i Preludi dal Lohengrin, il Preludio e morte
di Isotta da Tristan, ed ancora le pagine più alte dal Crepuscolo
degli Dei e dai Maestri Cantori di Norimberga - lo si era potuto
ascoltare proprio nel lontano 1933 diretto da Vittorio Gui, che aveva
voluto offrire nel Regio Politeama Vittorio Emanuele II un "Gran
Concerto Wagneriano"; e poi solo nel '47 con Igor Markevitch, nel '55
con Georg Sebastian e nel 1958 con Peter Maag, le altre volte essendo
sempre presente un soprano.
Dunque, una serata dal profumo di storia, che il suono particolare
della BAYERISCHES STAATSORCHESTER provvede a rendere insieme attuale
e tradizionale.
"Sono veramente orgoglioso - dichiara Zubin Mehta, che del Teatro di
Monaco è Generalmusikdirektor fino al 2006 - di riportare a Firenze,
dopo quindici anni, il complesso depositario dell'autentico suono
wagneriano, così come le orchestre italiane hanno Verdi nel loro DNA:
con questa Orchestra abbiamo appena completato l'impresa
dell'integrale del Ring, ed è stato un trionfo indescrivibile".
Un
Anello dei Nibelunghi della cui giornata finale, Il Crepuscolo degli
Dei da poco andato in scena a Monaco, l'autorevole rivista "Opera" in
lingua inglese ha scritto: "Zubin Mehta ricavava già nel Prologo
dalla magnifica orchestra un suono denso di presagi e di
drammaticità, vibrante nei colori della poesia, del dolore, del
tradimento e della vendetta, sino alla violenza tragica della morte
di Sigfrido e della distruzione del Walhalla".
Ci sono ancora biglietti in vendita per l'appuntamento wagneriano:
l'offerta last minute consente di acquistarli da venerdì 6 giugno,
fino a due ore prima dell'inizio del concerto anche al nuovo
centralissimo desk di Rinascente in Piazza della Repubblica, e poi
direttamente alla biglietteria del Teatro Verdi, a prezzo ridotto: 60
euro la platea, e 40 la galleria.