"L’ampio dibattito dello scorso novembre è stata un'importantissima occasione per rilanciare il dialogo fra diverse realtà politiche sulle contraddizioni economico-sociali innescate dalle politiche di sviluppo neoliberiste -afferma un documento redatto da Circolo Ricreativo e Culturale di Brozzi, Coordinamento dei Comitati della Piana, Associazione Culturale "334", Circolo PRC di Brozzi- Ne è emersa la profonda necessità di cambiamento rispetto alle politiche adottate in questi anni nel mondo e nelle nostre città.
Tuttavia, riguardo ai problemi che imperversano sul nostro territorio non c'è stato alcun segnale di inversione di marcia: le risposte sono rimaste ben lontane dalle numerose proposte di cambiamento emerse dal Forum Sociale.
Basti pensare alle privatizzazioni di Ater e Publiacqua o al piano di smaltimento dei rifiuti.
Ci sembra dunque indispensabile l'istituzione di un luogo di confronto e dibattito che, partendo da un’analisi globale del ruolo delle periferie, renda partecipi tutti gli abitanti dei problemi concreti che ogni giorno testimoniano sul nostro territorio gli effetti contraddittori delle strategie neoliberiste. Sarà un gruppo di lavoro in cui verranno promosse una serie di iniziative che individuino gli strumenti per trasformare in politiche concrete le proposte emerse dai lavori del Forum Sociale Europeo di Firenze.
Il Forum della Periferia inoltre si propone di far incontrare i rappresentanti delle istituzioni locali con gli abitanti e i comitati cittadini territoriali, così da rendere ancor più visibili ed efficaci le opinioni e le critiche dei cittadini su temi di importanza vitale quali l'ambiente, l'assenza di spazi culturali o i piani di sviluppo urbanistico-industriale.
Infine, insieme ai molti altri temi su cui dovremo impostare il nostro lavoro, c’è la necessità di intraprendere una maggiore opera di sensibilizzazione dei cittadini sulla gravità di alcuni temi nazionali e internazionali che caratterizzano le vicende politiche di questi ultimi mesi, in modo tale che le urla e gli slogan delle migliaia di persone che hanno manifestato in questi mesi non rimangano dispersi nella pur emozionante atmosfera delle piazze".