Il progetto "Vetrina Toscana a tavola" presentato oggi a Firenze
Servirà a offrire spazi ai prodotti enogastronomici della regione e a sostenere la tipicità dei ristoranti

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 maggio 2003 17:35
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FIRENZE- I sapori, i prodotti tipici, le ricette toscane conquistano nuovi spazi sui tavoli di ristoranti e trattorie della nostra regione. Da oggi, infatti, tutti quei ristoratori che promuoveranno le produzioni agroalimentari e artigianali toscane, potranno fregiarsi del marchio “Vetrina Toscana a tavola” e entrare così nella rete della ristorazione di qualità coordinata dalla Regione, e sostenuta da Unioncamere Toscana e dalle associazioni dei ristoratori di Confesercenti e Confcommercio.

Il progetto è stato presentato oggi a Firenze dall’Assessore regionale Susanna Cenni, dal Presidente di Unioncamere Toscana Pierfrancesco Pacini, dal presidente di Fipe Alessandro Palazzi e dal presidente di Fiepet Pasquale Caprarella. “Grazie a Vetrina Toscana a tavola - ha sottolineato l’assessore al turismo della Regione Susanna Cenni - sarà possibile raccordare il mondo della ristorazione di qualità con quello delle produzioni tipiche toscane al fine di realizzare un obiettivo condiviso da tutti: il rilancio delle tipicità e delle identità territoriali della nostra regione”.

“L’incontro con i sapori e con le ricette toscane, in virtù di questo progetto - ha aggiunto - dovrà divenire sempre di più un incontro con la cultura, l’economia, le tradizioni e più complessivamente con la tipicità espressa dai nostri territori”.
Alla base del progetto “Vetrina Toscana a tavola” una realtà straordinariamente ricca e variegata di esercizi. Sono in tutto 7mila i ristoranti e le trattorie toscane a disposizione di turisti e non. Si tratta di mete fisse per chi vuol conoscere la Toscana: basti pensare che la ristorazione, secondo stime del Centro studi turistici, alimenta un giro d’affari di 1.300 milioni di euro all’anno.
Tappa fissa per i turisti, ma anche luogo prediletto dai residenti (secondo un’indagine il 60 per cento dei toscani spesso pranza o cena nei locali) ristoranti e trattorie, non possono però permettersi di vivere su un generico fascino suscitato dall’essere in Toscana; per mantenere o allargare la propria clientela, devono infatti far fronte alle richieste di un pubblico sempre più esigente, che chiede professionalità, qualità e tipicità.

Ecco dunque il vantaggio, per loro, di un progetto come “Vetrina Toscana a Tavola”, il cui marchio, affisso sulla porta d’ingresso, garantirà il cliente che in quel locale potrà assaggiare prodotti e ricette tipiche, e magari conoscere le qualità degli artigiani di quel territorio. Vantaggi che il ristoratore, condividerà con il produttore enogastronomico e gli artigiani: per loro i ristoranti e le trattorie saranno straordinarie vetrine per far conoscere e apprezzare i loro prodotti.

Non solo: il progetto “Vetrina Toscana a tavola” consentirà anche di sviluppare azioni promozionali e di marketing legate ai prodotti tipici e raccordate con gli esercizi aderenti, di realizzare eventi collegati alle produzioni tipiche e all’artigianato di qualità, di costruire reti specializzate per ambiti territoriali e tematici, di realizzare iniziative sull’educazione alimentare. Per entrare nella rete di “Vetrina Toscana a tavola” ogni ristoratore dovrà accettare i termini di un regolamento che fissa i requisiti per l’ammissione alla rete.

A ogni esercizio, per esempio, sarà richiesto di offrire menu realizzati con prevalenza di prodotti tipici e tradizionali toscani, di prevedere nella carta dei vini almeno 30 etichette di vini toscani, di prevedere l’utilizzo di almeno una etichetta di olio toscano, di offrire materiale informativo sulla rete, sulle produzioni agroalimentari, artigianali e tipiche del territorio. Chi rispetterà queste regole potrà far parte di Vetrina Toscana a tavola. E il cliente che entrerà nel ristorante o nella trattoria, saprà di aver fatto una scelta nel segno della qualità e della tipicità: in quel ristorante assaporerà specialità locali, conoscerà ricette tipiche, riceverà informazioni sull’artigianato, la cultura, l’arte di quel territorio.

Mangiare, mangiare bene sarà, sempre di più fondamentale per conoscere a fondo la cultura e le tradizioni della nostra regione.

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