Teatro della Pergola. L'amica delle mogli di Luigi Pirandello.
Con Marina Malfatti e Corrado Pani, scene di Bruno Buonincontri.
Regia di Gigi Dall'Aglio

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 marzo 2003 15:15
Teatro della Pergola. L'amica delle mogli di Luigi Pirandello.<BR>Con Marina Malfatti e Corrado Pani, scene di Bruno Buonincontri.<BR>Regia di Gigi Dall'Aglio

Da martedi'11 marzo fino a domenica 16 (alle ore 20.45) in scena la commedia del 1927 che Pirandello dedicò a Marta Abba, sicuramente la meno rappresentata in assoluto del drammaturgo siciliano. Un testo estremamente attuale, che porta in primo piano l'analisi spietata di un gruppo di borghesi, mariti e mogli, dietro la cui apparente tranquillità si intravede uno scenario devastante, una forma felice pronta ad esplodere in un dramma di inusitata crudezza.
Tutto nasce dall'insana passione e gelosia di Venzi per Marta, passione che lo rende pronto anche ad uccidere un rivale immaginario.

Marta, l'amica delle mogli, figura misteriosa che domina il gruppo, dietro un aspetto perbenista, svela una natura ferocemente ambigua, ignara e complice, destinata ad alimentare un dramma che si aggroviglia sempre di più, in un coacervo di sentimenti inespressi e malsopiti desideri. In realtà, ciò che qui si racconta, è la vicenda di vite già per metà vissute, in cui le possibilità di riscatto si riducono e le scelte si presentano come il risultato definitivo di un'esperienza logorante che, negli anni, ha finito con l'accumulare rancori e veleni fino al delirio.

Un'umanità inasprita dall'impotenza dell'essere, che genera mostri di ambiguità e situazioni perturbanti. Vuole apparire normale e moderna, mentre al suo interno si annidano pulsioni primitive che squarciano difese e schermi, mettendo a nudo situazioni pericolose in una consunzione di vite segnate dalle illusioni perdute e da un'esistenza sprecata in un mondo di brillantina e bretelle, denti d'oro e nicotina. Il sentimento aleggiante di catastrofe imminente rimanda ai timori e alle tensioni perverse di un vecchio film "noir" in bianco e nero: il vortice di un thriller che coglie i suoi interpreti nell'atto di un'occasione cruciale che la vita e il teatro hanno preparato per loro.

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