Le Pa discutono di controlli interni e di modelli condivisi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 febbraio 2003 15:16
Le Pa discutono di controlli interni e di modelli condivisi

FIRENZE- Più efficienti grazie ai controlli interni, attenti all’economicità delle soluzioni organizzative e delle strategie adottate. Sono i comuni e le province toscane così come emergono da un’indagine promossa dalla Regione Toscana, dalla Provincia di Lucca e dal Dipartimento di scienze aziendali dell’Università degli Studi di Firenze presentata stamani nel corso di un seminario organizzato nella Sala affreschi del Consiglio regionale, a cui hanno partecipato una novantina di persone tra cui il presidente di Lucca Andrea Tagliasacchi.

“Risultati sicuramente positivi, che pongono la nostra regione in un’indubbia posizione d’avanguardia” ha commentato l’assessore all’organizzazione della Toscana, Carla Guidi. La ricerca ha esaminato un campione composto da tutte e dieci le province toscane e dagli undici comuni capoluogo. “L’attenzione alla tematica del controllo – spiega l’assessore Guidi – è risultata elevatissima negli enti censiti".
”. “Il fatto che ogni ente abbia dovuto ogni volta partire da zero – spiega - ed investire tempo e risorse per ripercorrere strade già battute in precedenza ha portato talvolta a ripercorrere gli stessi errori.

La ricchezza di esperienze e la molteplicità di sperimentazioni rischia di favorire infatti la dispersione di energie ed impedire la trasmigrazione di conoscenze. Questo è un limite che dobbiamo superare. La sfida che ci attende è quella di creare modelli il più possibile condivisi e facilitare, attraverso anche una comunità virtuale che deve crescere, l’accumulo di conoscenze e la loro confrontabilità ed imitazione”.
Le maggiori e più diffuse criticità registrate riguardano la difficile costruzione di sistemi di contabilità integrata, l’assenza di sistemi informativi direzionali ed una non sempre adeguata strutturazione e formalizzazione dei controlli.


L’indagine è il frutto di un protocollo di intesa stretto nel 2001 tra la Regione Toscana, la Provincia di Lucca ed il Dipartimento di scienze aziendali dell’Università degli Studi di Firenze.
Di controlli interni gli esperti discutono da diversi anni. Per sburocratizzare la macchina amministrativa, a tutto vantaggio del cittadino e delle imprese, la giunta aveva varato un progetto speciale all’inizio della legislatura. L’ottimizzazione dei controlli interni, tanto più necessaria dopo la sostanziale abolizione dei controlli esterni del Co.re.co.

(e per le sempre maggiori sinergie tra enti, il decentramento, il federalismo e le reti attraverso cui operano le pubbliche amministrazioni), persegue in fondo lo stesso obiettivo: il modello burocratico cede sempre più il passo a logiche manageriali.
“Il seminario di oggi – conclude l’assessore Guidi – è servito a fare il punto e ad elaborare protocolli operativi che permettano di diffondere gli strumenti e le metodologie che hanno dato i migliori risultati, sviluppando una cultura e linguaggi comuni coinvolgendo in futuro anche le realtà più piccole.

La ricerca presentata costituisce un punto di partenza per un confronto allargato a tutto il territorio toscano in linea con le esperienze nazionali di governance in atto”.

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