Yellowman in concerto ieri sera all'Auditorium FLOG di Firenze

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 febbraio 2003 13:25
Yellowman in concerto ieri sera all'Auditorium FLOG di Firenze

Ieri sera, l’Auditorium FLOG, come tutti i giovedì sera della stagione, ha consegnato il palco ad un grande del reggae. Questa volta ad infiammare la folla è stato King Yellowman. Grande serata all’insegna del rub a dub style e del raggamuffin in puro stile anni ’80. Questa serata rimarrà impressa a molti dei presenti fra il pubblico, soprattutto per chi non è abituato a due ore e passa di riddims in levare magistralmente suonati dalla Sagittarius Band e cantati altrettanto magistralmente dalla voce potente di King Yellowman.

Degna di nota è anche la prestanza fisica del performer giamaicano che ha percorso chilometri sul palco durante il concerto senza mai mostrare cenni di stanchezza: una performance mozzafiato. Parliamo anche di fiato: mai più di dieci secondi tra un pezzo e l’altro…
Il popolo del reggae, che tutti i giovedì riempie il locale consacrando "Vibra" come migliore serata toscana dedicata al ritmo in levare, ha mostrato molto entusiasmo per lo show musicale che il cantante albino ha offerto ai presenti.

La tracklist era delle migliori che potesse compilare il Re: tre pezzi cantati sul ritmo di Love Bump, cover del vero re Bob Marley, decine di hits che lo hanno portato al successo internazionale negli anni ‘80 insieme a grandi del raggamuffin come Shabba Ranks, quindi non è mancato il repertorio della produzione del leggendario Henry "Junjo" Lawes e dei Roots Radics (quando ancora era accompagnato dalla Roots Radics Band, una delle backing band più importanti della scena giamaicana, che la FLOG ha recentemente ospitato con gli Israel Vibration) una su tutte Zungzungzeng.

Doverosi alcuni cenni biografici, il cantante quarantaquattrenne nasce ovviamente a Kingston, vero nome Winston Foster, orfano e albino passa l’infanzia negli istituti giamaicani dove mostra la sua dote per la rima e per il canto, doti che lo porteranno a collaborare con Gemini Sound System, Junjo Lawes, Roots Radics, e la major CBS per la quale incide uno dei suoi numerosi album. Il suo reggae si appoggia a testi autoironici, testi conscious e di impegno politico.
Decisamente un bel concerto, decisamente una grande performance, segnata dalla generosità di Yellowman, da un impianto che ha funzionato bene come poche volte succede, dalla gente che ha risposto con danze ad alto livello di sudorazione, e dai soliti dr Taffy, dj Jaka e TNT che hanno preparato le orecchie della massive fiorentina con le loro selezioni e che hanno soddisfatto fino a chiusura del locale gli irriducibili della pista da ballo.

Yellowman si ripeterà questa sera a Roma, mentre "Vibra", il prossimo giovedì, presenterà i salentini del Sud Sound System.
[M. S.]

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