Calcio: Forza Italia propone la rottamazione delle società per "evitare di trovarsi di fronte ad altri casi come la Fiorentina"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 febbraio 2003 20:43
Calcio: Forza Italia propone la rottamazione delle società per

Dopo l'idea del campionato di serie A con 40 squadre, arriva adesso la proposta di aiutare economicamente lo sport professionistico in genere e le società di calcio in particolare. Un emendamento della commissione Finanze, al momento accantonato su richiesta della Lega, consentirebbe alle società di calcio di serie A e B di pagare in dieci rate annuali i debiti contratti per la compravendita dei giocatori, alla luce del fatto che il prezzo di alcuni campioni, negli ultimo anni, è sceso di molto. Tecnicamente la proposta prevede che le società possano iscrivere le svalutazioni dei diritti pluriennali delle prestazioni degli sportivi professionisti in un conto del bilancio tra le componenti attive quali oneri pluriennali da ammortizzare in dieci rate annuali.

L'emendamento, sul quale la commissione Bilancio ha espresso parere contrario, è stato accantonato. "Hanno inventato la rottamazione dei calciatori": è il commento ironico del diessino Giorgio Benvenuto. L’ex sindacalista parla di "fantasia" della maggioranza spiegando che "hanno inventato un meccanismo per cui, ad esempio Del Piero potrebbe essere svalutato". Viceversa "le società sportive erano state trasformate in Spa proprio per rispondere maggiormente a criteri di trasparenza". Secondo l'ex ministro del Tesoro, il diessino Vincenzo Visco, invece, l'agevolazione per le società di calcio "si configura come un aiuto di Stato specifico per un solo settore e quindi con gli anni produrrà una procedura di infrazione Ue". Di parere opposto Maurizio Leo (An), secondo il quale si tratta solo di un'anticipazione di una norma che dovrà essere generalizzata e non incorrerà in nessuna censura comunitaria.

Secondo il relatore, Gianfranco Conte (Fi) "gli effetti dell'emendamento non sono devastanti: possono essere discutibili in relazione al mondo del calcio nel complesso" ma, ha ricordato, basta guardare quali svalutazioni dei giocatori siano avvenute "fra un anno e l'altro: il valore di Crespo, come quello di tanti altri calciatori, si è quasi dimezzato". Conte ha ricordato le prese di posizione dei presidenti delle società ammonendo: "non vorrei che ci trovassimo di fronte ad altri casi come la Fiorentina".

Sì, quindi, all'accantonamento per una "valutazione più serena" del testo e un confronto anche con la commissione bilancio che ha dato parere negativo. (as)

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