Sottopasso piazza Vittorio Veneto, Giocoli, Abbate (FI), Beconcini (AN) e Toccafondi (ApF): Commissione di indagine sul sottopasso di piazza Vittorio Veneto
Esposito: non serve

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
29 gennaio 2003 15:48
Sottopasso piazza Vittorio Veneto, Giocoli, Abbate (FI), Beconcini (AN) e Toccafondi (ApF): Commissione di indagine sul sottopasso di piazza Vittorio Veneto<BR>Esposito: non serve

«Le spiegazioni fornite dal presidente dell'Ataf, dall'ingegner D'Elia e dai rappresentanti dell'Italferr non hanno chiarito i dubbi. A questo punto si rende ancora necessaria un'apposita commissione di indagine sul sottopasso di piazza Vittorio Veneto». E' quanto hanno dichiarato la vicecapogruppo di Forza Italia Bianca Maria Giocoli, il consigliere Valerio Abbate e il consigliere di Alleanza Nazionale Gabriele Beconcini dopo l'audizione, in commissione urbanistica, del presidente dell'Ataf Frangioni, dell'ingegner D'Elia e dei progettisti dell'Italferr.

«Le nostre domande erano precise e circostanziate - hanno spiegato i tre consiglieri del centrodestra - ma le risposte non ci hanno convinto. Secondo i progetti iniziali le corsie dovevano essere tre ma alla fine ne sono rimaste solo due. I progettisti, invece di realizzare tre corsie da tre metri ciascuna hanno realizzato due corsie più larghe da circa tre metri e mezzo più due ampi marciapiedi: il cavalcavia, però, è stato costruito proprio per pedonalizzare piazza Vittorio Veneto». «Le due corsie attuali sono troppo strette - hanno sottolineato Giocoli, Abbate e Beconcini - soprattutto quando passano autobus e camion.

Inoltre, proprio al centro del sottopasso, esiste una curva che non facilita la manovra di due macchine accostate. Si rafforza quindi il dubbio che non potranno mai passarci tre automezzi nelle tre corsie previste dal progetto. La soluzione di far i mezzi pesanti sulla pista ciclabile è quindi un rimedio tardivo agli errori fatti? L'audizione di questa mattina, invece di chiarire i nostri dubbi, li ha ulteriormente rafforzati. Con le interrogazioni e le audizioni in commissione non riusciamo ad avere tutte le informazioni, a questo punto c'è una sola strada da percorrere: varare un'apposita commissione di indagine che esamini in maniera approfondita i progetti.

Per capire veramente cosa è successo e se qualcuno ha sbagliato». «Inoltre - hanno concluso i tre consiglieri - il Comune non può rimandare le modifiche all'attraversamento del ponte alla Vittoria, già teatro di numerosi e gravi incidenti stradali. I tecnici presenti all'audizione hanno promesso che in due mesi la viabilità sarà modificata ma per la sicurezza dei cittadini non possiamo permetterci di perdere altro tempo».
«La prima grande opera di questa giunta di centrosinistra, il sottopasso di piazza Vittorio Veneto, si stata rivelando un vero e proprio tormento per i fiorentini.

A distanza di qualche mese dalle prime richieste di chiarimenti, l'amministrazione non ha ancora fugato i nostri dubbi e a questo punto c'è solo una soluzione: una commissione di inchiesta che appuri la verità». Lo ha detto il capogruppo di Azione per Firenze Gabriele Toccafondi annunciando che «lunedì il consiglio comunale sarà chiamato ad esprimersi sulla mozione che chiede la costituzione di questo organismo di indagine». «Il sottopasso ha due corsie - ha spiegato Toccafondi - mentre dai progetti che abbiamo visto le corsie dovevano essere tre.

Da mesi i tecnici del Comune, il presidente dell'Ataf e i progettisti dell'Italferr dicono che non è stato commesso alcuno sbaglio». «La realtà - ha aggiunto il capogruppo di Azione per Firenze - è un'altra: manca una corsia di emergenza e per i mezzi pesanti, la curva sul lungarno è difficilissima per i mezzi pubblici. Con il passare delle settimane la costituzione di una commissione di indagine trova sempre più argomenti a suo favore».
«Apprendo con vivo stupore che i consiglieri Abbate, Beconcini e Giocoli, al termine dell'audizione di questa mattina in commissione urbanistica sul sottopasso di piazza Vittorio Veneto alla presenza di Ataf, Italferr e assessore all'urbanistica, hanno dichiarato che i dubbi non sono stati chiariti e che serve la commissione di indagine.

Ognuno è libero di pensarla come vuole, ma se si intende comunque perseguire un obiettivo di polemica a tutti i costi, prescindendo dal quadro di conoscenze e dalle risposte fornite alle domande poste, basterebbe dichiararlo a chiare note». Questo il commento del presidente della commissione urbanistica Vincenzo Esposito. «Se si deve stare ai risultati dell'audizione di questa mattina - ha spiegato Esposito - dove è stata data ampia, circostanziata e documentata risposta a tutte le domande poste dai consiglieri presenti, non serve nessuna ulteriore commissione, meno che mai di indagine e la questione del sottopasso di piazza Vittorio Veneto potrebbe dirsi chiusa.

In realtà l'audizione è risultata utilissima per delineare gli scenari futuri per la piena funzionalità dell'importante attrezzatura viaria e trasportistica in via di attuazione, legata fondamentalmente alla realizzazione del parcheggio pubblico interrato, alla relativa viabilità di accesso, alla sistemazione di superficie e alla piena funzionalità sia della piazza Vittorio Veneto che dell'insieme dell'area che va dal ponte alla Vittoria a Porta al Prato». «Dispiace doverlo dire - ha concluso il presidente della commissione urbanistica - ma se i consiglieri di opposizione non sanno formulare le domande è un problema loro, non risolvibile certo con una commissione di indagine.

Invece consiglierei a tutti di spendere energie e attenzione per controllare da vicino la miglior definizione possibile dei progetti per l'area ora in corso e delle relative modalità operative».

In evidenza