Franco Castellano in un Liolà convincente.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 gennaio 2003 13:32
Franco Castellano in un Liolà convincente.

Liolà, la commedia più amata da Luigi Pirandello e paradossalmente la meno pirandelliana per il suo brio, la sua solarità e il gusto per l'intrigo amoroso ed erotico secondo la migliore tradizione novellistica, è in scena al teatro La Pergola fino a domenica 26 gennaio con la regia di Luigi Dall'Aglio.
Liolà, storia di un contadino amante della vita, delle donne e del canto, scritta da Pirandello originariamente in siciliano e poi tradotta in italiano per la difficoltà di comprensione delle tante sfaccettature e sfumature del dialetto, fu elaborata in funzione del talento teatrale e attoriale del comico siciliano Musco: appartiene alla fase del sodalizio fra Pirandello e Musco e, come testimoniata da vari documenti, fu caratterizzata da una certa tensione e difficoltà dello scrittore siciliano nel passare dalla scrittura all'adattamento del testo ad un attore talentuoso ed ingombrante.

Proprio l'importanza del ruolo attoriale è una chiave di lettura del Liolà interpretato dal bravo Franco Castellano: si percepisce l'attesa emotiva e la tensione intorno al protagonista, che dà il ritmo allo spettacolo. Il regista gioca molto sulla tensione del rapporto fra il protagonista e lo Zio Simone, interpretato da Edmondo Tieghi, che simboleggiano l'uno l'ebbrezza caotica della natura l'altro la possessività dell'ordine sociale: il rapporto si snoda in uno spazio febbrile e movimentato, sostenuto dal coro delle donne che si unisce, si divide, chiacchiera, si agita, in una dimensione bucolica e pagana, quasi a replicare il ritmo vitale della natura.

Molto suggestivo è lo spazio scenico, con una bocca enorme e mostruosa da cui escono ed entrano tutti i personaggi e con un albero, simbolo fallico, al centro intorno al quale si svolgono tutti i riti agresti. In questo spazio va in scena la forza silenziosa della natura, l'energia panica che affiora in superficie con Liolà e la sua voglia di cantare e amare.

In occasione dello spettacolo Liolà si inaugura il progetto CAMPUS TEATRO.
Campus Teatro – Teatro per l’Università vuole favorire l’avvicinamento del pubblico giovanile al teatro e al suo linguaggio, dedicandogli appuntamenti specifici.

Per tre spettacoli in programma (Liolà di Luigi Pirandello, La figlia di Jorio di Gabriele d’Annunzio, L’amica delle mogli di Luigi Pirandello), saranno programmate recite pomeridiane straordinarie (con inizio alle ore 16.45) dedicate e ‘specialmente’ destinate ai giovani studenti universitari, che potranno accedere a teatro con un biglietto scontato al 50% semplicemente esibendo il libretto.
Il progetto non si limita però a stimolare la frequentazione: gli universitari potranno prepararsi agli spettacoli durante incontri di approfondimento con la compagnia impegnata nelle recite alcuni giorni prima della rappresentazione stessa.

Gli incontri saranno guidati da esperti del Dipartimento di Storia delle Arti e dello Spettacolo, e si terranno, grazie alla collaborazione con l’Azienda per il Diritto allo Studio Universitario di Firenze e l’Agenzia per il Turismo di Firenze, presso il nuovo Student Point di Via S.Gallo.
Lo spettacolo speciale andrà in scena venerdì 24 gennaio alle 16.45.
[R. O.]

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