Convegno "Minori nel mirino"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 gennaio 2003 20:01
Convegno

"...se i figli non sono di proprietà dei genitori, sono i figli di tutti, degli adulti, di ciascuno di noi". Prendendo spunto da questa citazione del libro di Gian Paolo Meucci "I figli non sono nostri", l'assessore alla pubblica istruzione Daniela Lastri ha voluto porre l'accento sulla necessità che le problematiche dei minori siano discusse ed affrontate da tutti gli adulti che devono occuparsi degli adolescenti indifferentemente. Proprio i diritti dei minori erano al centro degli argomenti trattati nel convegno "Minori nel mirino.

Riforme e controriforme della normativa sui minorenni" in programma stamani e oggi pomeriggio nella Sala Luca Giordano di Palazzo Medici Riccardi. "Tutti bisogna occuparsi dei minori, dell'infanzia e dell'adolescenza - ha spiegato l'assessore Lastri nel suo intervento -devono essere riconosciuti i loro bisogni, le istanze specifiche. Bisogna partire dalle straordinarie potenzialità di crescita, avere rispetto e cura dei punti di vulnerabilità dei giovani, pronti a proteggerli". L'assessore Lastri ha indicato gli obiettivi che devono essere perseguiti per combattere e cercare di risolvere le problematiche minorili.

Innanzitutto, la prevenzione e la promozione della cultura dell'infanzia per riconoscere i bisogni dei minori. Dev'essere evidenziato e affrontato il disagio nell'adolescenza e nell'infanzia, dev'essere garantita la loro tutela per contrastare forme di trascuratezza, violenza e abuso. I minori devono essere ascoltati poiché soggetti attivi e non fruitori passivi delle politiche e delle azioni che li riguardano. Infine, tutti questi intenti non possono essere perseguiti se non all'interno di una rete costituita dalle istituzioni e dai soggetti delle comunità locali.

Per il momento, sembra che non arrivino aiuti costruttivi in tal senso da parte dell'esecutivo. "I disegni di legge del Governo - ha proseguito l'assessore - non garantiscono i diritti dei soggetti in formazione ma essenzialmente tendono a rassicurare gli adulti che troppo spesso manifestano di avere paura dei giovani e sono condizionati dai mass media. Tutto questo accentua la pericolosità dei minorenni". Infine, da sottolineare un passaggio del discorso del Procuratore Generale di Firenze Gaetano Ruello, pronunciato in occasione dell'inaugurazione dell'Anno Giudiziario, che ha evidenziato il buon lavoro svolto dal Centro Sicuro.

"Esprimo vivo apprezzamento per l'intervento del Procuratore Generale che ha messo in luce l'opera compiuta dal Centro Sicuro - ha sottolineato l'assessore Lastri -. È un servizio determinante per gli adolescenti trovati in stato di abbandono, per i casi di sfruttamento da parte degli adulti. Abbiamo potuto salvare molti minorenni dallo sfruttamento sessuale, dall'essere indirizzati verso la criminalità. In molti casi siamo riusciti ad intervenire anche sul nucleo familiare e quando questo è risultato essere assente, è stato possibile inserire i minorenni in strutture di accoglienza prospettando, comunque, per loro, un futuro migliore".

Dal mese di febbraio del 2001, da quando cioè è attivo il Centro Sicuro, sono più di ducento i minori che sono stati accolti.

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