"Bene hanno fatto i rappresentanti degli enti locali, delle istituzioni, partiti e cittadini della Val di Sieve -afferma la senatrice dell'Ulivo- a indignarsi e protestare energicamente contro la decisione della preside dell'istituto Balducci di Pontassieve di negare l'incontro fra i giovani studenti di quattro seconde classi con un rappresentante della comunità ebraica di Firenze, che ha vissuto la tragedia della deportazione.
E' un fatto grave.
Prendiamo atto che la preside dell'Istituto Balducci ha chiesto immediatamente scusa alla comunità ebraica e ha preso subito le distanze dai sospetti di antisemitismo.
Ora non rimane che rimediare.
La scuola è e deve essere il luogo dove il sapere e l'istruzione sono sovrani e la memoria è lo strumento principe per orientarsi nei sentieri della conoscenza.
Inoltre è importante che l'incontro avvenga prima che i giovani dell'Istituto, insieme ad altre centinaia di studenti, nell'ambito del progetto Memoria della Regione Toscana, si rechino ad Auschwitz, in modo che il loro bagaglio venga arricchito anche da questa preziosa esperienza".