"E’ quanto ha deciso la preside dell’istituto Balducci, Paola Bolognani -afferma un documento dell'Unità di base di Pontassieve dei Democratici di Sinistra- negando la concessione dell’auditorium per ospitare un incontro fra gli studenti e i rappresentanti della comunità ebraica, organizzato per giovedì 16 gennaio. La signora Bolognani si è limitata ad addurre motivazioni meramente burocratiche, ignorando del tutto la gravità del proprio gesto: la memoria di chi ha vissuto la tragedia della deportazione non può essere vista come momento avulso dalle attività formative, ed inserito negli ingranaggi della burocrazia; la ferita che il nostro paese ha inflitto a se stesso, con la promulgazione delle leggi razziali e l’amicizia con la Germania nazista, non può cicatrizzarsi senza il ricorso alla memoria e alla continua riaffermazione di quella lotta partigiana che in parte ci ha riscattato.
Contro la violenza e la tirannia si è costituita la nostra Repubblica, sui valori legati alla lotta di Liberazione è stata scritta la Costituzione, a difesa di quella democrazia che oggi è sempre più a rischio, attaccata, offesa e svuotata da una destra di governo che continuamente tenta di aggirarla.
Siamo alle porte di un nuovo conflitto, assistiamo alla rinascita di sentimenti xenofobi e razzisti che dilagano soprattutto tra i giovani; la signora Bolognani non sembra rendersi conto dell’importanza che all’interno della scuola riveste un’iniziativa di questo genere, dimostrando di non aver presente il ruolo primario di un educatore, che è quello di aiutare un ragazzo a formare la propria persona, renderlo in grado di capire la realtà in cui vive e di affermare la propria libertà nel rispetto delle regole democratiche.
Certo è che la nuova idea di scuola della Moratti e di Berlusconi (internet, inglese e impresa) non si muove in questa direzione e forse a questo modello si è già allineata la preside dell’istituto Balducci immaginando una scuola in stile “Lascia o Raddoppia”, dove il filo della memoria non serve da collegamento fra passato e presente, per la costruzione di un futuro consapevole, ma è ridotto, quando non è ostacolato, ad uno sterile ed infruttuoso nozionismo.
I Democratici di Sinistra denunciano questo fatto in tutta la sua gravità ed esprimono solidarietà alla comunità ebraica, a tutti coloro che hanno combattuto per la libertà, agli insegnanti e agli studenti della scuola Balducci ed a tutta la comunità di Pontassieve che per la sua storia passata e il suo presente non può che sentirsi profondamente offesa e tradita".