Calcio: Buon Anno alla Florentia Viola

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
31 dicembre 2002 11:44
Calcio: Buon Anno alla Florentia Viola

Si conclude finalmente l’annus horribilis del calcio fiorentino, dodici mesi che nella memoria di ogni tifoso viola sembrano dilatarsi all’infinito per tutto quello che è successo. Ma nella realtà è dal 2 Agosto che Firenze ha voltato pagina, cambiando società, giocatori, categoria. Certo il cammino è ancora all’inizio, le difficoltà sono sempre dietro l’angolo, ma la Florentia Viola, dopo i primi passi incerti, sembra aver trovato il proprio equilibrio. Diventa quasi impossibile fare un bilancio per una “neonata”, quindi lasciamogli il tempo necessario per crescere ancora e aspettiamo la fine della stagione per valutare quali obiettivi – tra quelli prefissi – saranno stati raggiunti. Vorremmo invece parlare dei veri protagonisti di tutta la vicenda calcistica fiorentina in quest’anno che sta per chiudersi, di chi dopo l’iniziale smarrimento ha serrato le fila per far capire a tutti cosa significhi stringersi intorno alla propria squadra e “spingerla” verso la sua nuova storia: i tifosi viola. Il 17 Agosto oltre 9000 erano i tifosi allo stadio per salutare la nuova società e la nuova squadra: pochi giorni dopo, nella prima uscita ufficiale contro il Pisa, più di 25.000 hanno assistito alla partita. Poi è stata lanciata la campagna abbonamenti alla quale hanno risposto 17.000 persone, che la domenica sono sugli spalti del Franchi insieme ad altri tifosi per garantire una quota spettatori che pone Firenze tra i primi 6 stadi di tutto il calcio italiano. Tutto questo unito ad un comportamento esemplare per correttezza e civiltà, anche in campi lontani da Firenze dove diventa una pretesa anche il semplice acquisto di un panino. Gli stessi vertici della Lega di Serie C hanno fatto capire a questa tifoseria che l’amaro calice era solo all’inizio, che non avrebbero in alcun modo “tollerato” alcunché dopo che era stato fatto loro il “regalo” dell’iscrizione alla C2…. Chiaramente questi atteggiamenti non hanno scalfito la fiducia dei tifosi: allora ci si è messo uno sconosciuto personaggio a reclamare marchi e simboli, provando una nuova strada per dileggiare squadra e tifosi, sortendo nuovamente l’effetto contrario. Nel frattempo i grandi mezzi di comunicazione di massa hanno continuato lo sberleffo verso questa società, verso il suo patron, indirettamente verso la città di Firenze, mentre in altri campi, di serie superiori, si è visto il solito spettacolo di isteria da parte degli “addetti ai lavori”, che poi si lamentano e fanno la ramanzina a chi adotta lo stesso comportamento sugli spalti. Qui no, tutti compatti in attesa della prossima “sfida” col Brescello o con il Montevarchi, squadre che meritano il rispetto che è dovuto ad ogni avversario. La mancanza di senso sportivo viene spesso indicata come il limite del calcio italiano, dove nessuno ha imparato a perdere riconoscendo il valore dell’avversario. La tifoseria viola ha invece dimostrato molto di più che non le solite recriminazioni per un’occasionale sconfitta: ha superato il tentativo della sua cancellazione, ha resistito ad ogni tipo di attacco rispondendo con calma e orgoglio, senza eccessi e senza pretese alcune. Questo è il vero bilancio dell’anno che sta per chiudersi, sportivamente tremendo per quanto è successo ma che si è portato dietro segnali unici grazie ad un’intera città .

Buon 2003 Florentia Viola, squadra destinata a non rimanere mai sola. (as)

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