Controlli sulle caldaie: Toccafondi (ApF) chiede una proroga di sei mesi
E c'e' un paradosso: gli abbonati di Fiorentinagas pagano due volte

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 dicembre 2002 17:38
Controlli sulle caldaie: Toccafondi (ApF) chiede una proroga di sei mesi <BR>E c'e' un paradosso: gli abbonati di Fiorentinagas pagano due volte

«E' necessaria una proroga di sei mesi per la verifica degli impianti di riscaldamento». Lo ha dichiarato il capogruppo di Azione per Firenze Gabriele Toccafondi. «Dalla metà di novembre - ha ricordato Toccafondi - sono scattati i controlli del Comune per la verifica degli impianti di riscaldamento alimentati a gas, gpl, olio combustibile. In tutto sono 150.000 quelli distribuiti sul territorio comunale, di cui 5000 collettivi. Il che significa 145.000 impianti privati. I controlli per conto del Comune vengano effettuati dalla Itagas ambiente srl che con gara si è aggiudicata l'appalto del servizio».

«Il 31 dicembre - ha aggiunto l'esponente del centrodestra - è la scadenza ultima per presentare l'autocertificazione delle caldaie. Ma tale scadenza non può essere rispettata perché non ci sono sufficienti ditte di manutenzione per effettuare i controlli. Ecco perché ci vuole un gesto di buon senso da parte dell'amministrazione ed è necessario far slittare di sei mesi il termine per l'autocertificazione».
«Per i controlli agli impianti di riscaldamento c'è un paradosso: gli abbonati di Fiorentinagas pagano due volte».

E' quanto sostiene il consigliere di Forza Italia Graziano Grazzini secondo il quale «la paradossale vicenda del controllo alle caldaie, dai contorni organizzativamente anacronistici come la centralizzazione dell'ufficio da raggiungere, ed il clima vessatorio che la ispira, contiene una significativa contraddizione interna». «Sette anni fa - ha ricordato Grazzini - Fiorentinagas istituì un servizio per gli utenti, ad allora 95 mila lire l'anno, per la sistematica manutenzione e il controllo delle emissioni delle caldaie.

Alcuni concittadini che si avvalsero, e che annualmente pagano quel servizio, sono stati fatti oggetto dei controlli a campione che la stessa azienda ha appaltato ad altre ditte. L'abbonato che si trova a pagare anche i 100 euro di un secondo, costoso ed inutile controllo cosa deve pensare della sua adesione a quel servizio promosso da una società di cui il Comune è parte? Esser stato cittadino premuroso o il fesso di turno?».

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