Dibattito sul Social Forum in Consiglio provinciale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 novembre 2002 19:11
Dibattito sul Social Forum in Consiglio provinciale

14 novembre 2002 – Due le domande d’attualità ed una mozione presentata dal consigliere dei comunisti italiani Marconcini che chiede una commissione d’inchiesta per capire come mai a Genova, durate il G8, sono accaduti tanti incidenti e come mai a Firenze, invece, tutto si è svolto regolarmente durante il Social Forum Europeo, sono state al centro del dibattito in Consiglio Provinciale. “E’ stato un momento importantissimo per l’Europa – ha sottolineato Marconcini – e Firenze si è dimostrata ancora una volta città aperta.

Da deprecare, invece, chi ha portato avanti le polemiche contro i partecipanti al Social Forum come Oriana Fallaci”. A Marconcini ha risposto il consigliere di An Giorgetti: “Già ho detto a suo tempo che a Firenze non poteva succedere niente – ha precisato Giorgetti – perché non era nell’interesse degli organizzatori. Il servizio d’ordine, imponente, organizzato da un sindacato, ha fatto sì che non succedesse niente. Mi soffermo invece sulla modalità di svolgimento del Social Forum con dibattiti dove partecipavano migliaia di persone ma dove parlavano solo in 4 o 5 e gli altri si facevano indottrinare.

Il giudizio, infine, sulla manifestazione che è stata principalmente contro il governo”. Il consigliere dei Verdi Gatteschi ha evidenziato come questo evento abbia messo a dura prova tutti: “Ho rischiato – ha detto Gatteschi – ma ho superato la prova. A far paura ai fiorentini non è stato solo Berlusconi ma anche alcuni leader del Social Forum da Casarini a Paladini. Il prefetto ha condotto trattative faticosissime ma è riuscito a non far succedere niente. Un ringraziamento anche a tutte le forze dell’ordine che hanno lavorato senza sbavature”.

Il consigliere di An Nistri ha invece denunciato che “non c’è stata una grande coralità come si vuol far credere. Anche lo storico Franco Cardini aveva chiesto d’intervenire – ha rivelato Nistri – ma non è stato invitato mentre Azione Giovani voleva partecipare almeno al corteo di chiusura ma gli sono stati promessi, attraverso siti internet, bulloni, spranghe, chiavi inglesi e P 38. Tanta pluralità quindi non mi sembra ci sia stata e sarà la storia a dirci chi ha avuto ragione”.

Infine il consigliere del Ppi – Margherita Vignolini che è rimasto sbalordito per le affermazioni del premier Berlusconi che annunciava distruzioni ma ha denunciato anche lo scarso coinvolgimento degli organi provinciali nella realizzazione del Forum.

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