Ateneo: crescono gli immatricolati, ma anche a Firenze è allarme per il bilancio

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 novembre 2002 19:43
Ateneo: crescono gli immatricolati, ma anche a Firenze è allarme per il bilancio

Il Consiglio Studentesco dell'Università di Siena ha approvato all'unanimità, nella riunione ieri, una mozione in cui viene espressa "grave preoccupazione rispetto ai tagli previsti al Fondo di Finanziamento Ordinario delle Università pubbliche".
Appoggiando pienamente la richiesta della Crui (Conferenza dei rettori delle Università italiane) di aumentare il FFO, il Consiglio Studentesco "dichiara inoltre che comunque non accetterà che i tagli previsti si ripercuotano sulla contribuzione studentesca".
"L'Università italiana – si legge ancora nella mozione – necessita di un piano di investimenti dello Stato forte e radicale, a lungo termine, che ne sostenga la riforma, permetta l'innalzamento della qualità didattica e scientifica e realizzi un pieno diritto allo studio per gli studenti.".
"Non vogliamo – conclude il Consiglio Studentesco – che siano le tasse degli studenti a supplire a presenti o future carenze di questi investimenti.

Il Consiglio si impegna ad informare gli studenti di questa situazione e ad opporvisi con i mezzi a sua disposizione".
Sono ancora in crescita gli immatricolati all’Ateneo fiorentino. La tendenza si registra già nelle prime rilevazioni, ancora provvisorie, alla chiusura delle iscrizioni. Per il 2002-2003 sono complessivamente 11.968 gli iscritti al primo anno, 1.382 in più rispetto allo scorso anno (+ 13 %). La crescita della popolazione studentesca conferma la risposta positiva alla varietà e ampiezza dell’offerta formativa dell’Ateneo.
“Ha ragione il Rettore dell'Università di Firenze, prof.

Marinelli, a lamentare le ricadute dei tagli alla finanziaria non solo sulla qualità degli studi, ma addirittura sulla gestione ordinaria -commenta la senatrice ulivista Vittoria Franco- hanno fatto tutti i rettori minacciando le dimissioni.
Hanno ragione gli studenti a protestare per un diritto all'alta formazione, che viene drasticamente limitato.
Nei programmi del centrodestra si tratta, infatti, di un diritto riservato a un'élite di privilegiati per realizzare il quale deve essere smantellata l'Università pubblica aperta a chiunque aspiri a un titolo universitario”.

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