Nella prima domenica di campionato sotto la guida di Cavasin, la Florentia vince nettamente la partita casalinga contro il Gubbio e lo aggancia in classifica. La squadra fiorentina ha giocato una partita attenta, alternando nei novanta minuti momenti di grande pressione a fasi di controllo senza paure e scollamenti. Schierata con il 4-4-2 , la squadra viola è partita fortissimo schiacciando il centrocampo del Gubbio, schierato inizialmente con uno strano 4-1-4-1. Reparti ravvicinati, squadra corta ed un centrocampo che con l’asse Di Livio – Longo ha dettato i tempi di gioco, si è subito vista la trasformazione dei giocatori sicuri fin dall’avvio rispetto alle ultime partite. Indubbiamente il gol di Riganò al 5° minuto del primo tempo ha spianato la strada ai padroni di casa e scardinato le idee tattiche degli eugubini, venuti a Firenze per controllare la partita e con una sola vera punta di ruolo. Anche gli esterni Andreotti e Bonomi hanno giocato e scambiato palla a terra aprendo varchi per le punte Riganò ed Evacuo. La cronaca vede i viola in gol dopo pochi minuti con colpo di testa di Riganò su cross di Longo. Passati in vantaggio i viola non si fermano e provano ripetutamente, con tiri da lontano e con manovre che portano a cross dal fondo, a raddoppiare. Una squadra nettamente convinta delle proprie possibilità e individualità, con il Gubbio che cerca solamente di arginare i continui attacchi e prova a ripartire con manovre dell’esterno Bochu, il migliore in campo per gli ospiti. Nella parte centrale del primo tempo l’arbitro Liberti è fischiato ripetutamente dai tifosi viola per le indecisioni e il ritardo con cui ferma il gioco per presunti falli non vedendone altri. Oltre al gol nella prima frazione sono otto i tiri dei viola nello specchio della porta difesa da Fabbri: in tutte le azioni si distingue Longo per precisione, ritmi di gioco e tiri da fuori. La posizione di Di Livio al centro, che protegge la difesa e interrompe le azioni del Gubbio, sembra essere il tassello che mancava alla squadra. Nella ripresa, giocata sotto la luce artificiale, il Gubbio passa ad un 4-3-3 inserendo la punta Clementi e provando a recuperare il risultato, ma la Florentia resta alta e ben disposta in campo. Il Gubbio prova ad avvicinarsi alla porta viola, ma non concretizza e non riesce mai ad impensierire il portiere Ivan. Dopo una ventina di minuti di controllo, la Florentia riparte palla a terra dimostrando anche una tenuta atletica fino ad oggi mai vista. Tutti si prodigano nei compiti affidati da Cavasin, ma è la sicurezza dimostrata per tutto l’incontro la novità della squadra di casa. Dopo ripetuti attacchi ed alcune occasioni ben parate dal portiere del Gubbio, sia tiri da lontano che colpi di testa, nella fase di recupero Riganò viene atterrato dal portiere avversario e l’arbitro decreta il calcio di rigore, trasformato dallo stesso centravanti che realizza così una doppietta. L’incontro si conclude con un legittimo 2-0 per i viola che hanno dimostrato, oltre al risultato, di essere un gruppo che, se vuole, gioca al calcio e sa stare bene in campo. Il nuovo allenatore, che si è fatto sentire dai suoi per tutta la partita, ha schierato bene gli elementi di cui dispone chiedendo loro di giocare come sanno, dimostrando di conoscere questa categoria, dove non si può chiedere la luna per individualità ma almeno pretendere di essere una squadra. Domenica prossima a Pistoia, contro la capolista Aglianese, la prima importante verifica. (as) Florentia Viola: Ivan s.v.
– Panarelli 6,5 – Traversa 6,5 – Guzzo 6 – Ripa 6,5 – Andreotti 6,5 (dal 28° s.t. Nicodemo 6) – Di Livio 6,5 (dal 38° s.t. Hutwelker s.v.)– Longo 7,5 – Riganò 7 – Bonomi 6,5 – Evacuo 6.5 (dal 36° s.t. Quagliarella s.v.) Allenatore : Cavasin 7 Gubbio: Fabbri 7,5 – Da Pascale 6 – Mattioli 5,5 – Zebi 4,5 (dal 35° s.t. Rizzo s.v.)– Bruni 5 – Giacometti 5,5, - Bochu 6,5 (dal 23° s.t. Bartolini 5,5) – Sandreani 5 – Cipolla 5,5 – Orocini 6 – Panisson 5,5 (dal 1° s.t.
Clementi 5) Allenatore: Alessandrini 5,5 Arbitro : Liberti 5 Calci d’angolo 7 – 2 a favore della Florentia Viola.
