Una piccola rassegna di videoarte all'interno di Visionaria – festival internazionale del video

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 ottobre 2002 07:51
Una piccola rassegna di videoarte all'interno di Visionaria – festival internazionale del video

Nell’ambito di VISIONARIA al Palazzo delle Papesse di Siena, dal 30 ottobre all'8 novembre, si svolgerà la prima edizione della rassegna di videoarte Doppiavú.
Giunta con successo alla sua undicesima edizione, VISIONARIA è uno dei più noti videofestival italiani. Da quest’anno ha deciso di incrementare la sua presenza nelle arti visive promuovendo una rassegna di videoarte che proponga le ultime ricerche contemporanee in tema di videoarte. DOPPIAVU, a cura di Massimiliano Tonelli, presenterà il lavoro di dieci artisti italiani dell’ultima generazione provenienti da ogni parte del Paese.
Il tema di questa prima edizione di DOPPIAVU sarà la narrazione.

Si cercherà di dimostrare come questi giovani videoartisti tendano a raccontare (ma non a documentare) delle storie.
Due di loro parlano della narrazione addirittura per assenza, quasi negandola, sospendendola in un’attesa, interrompendola a lungo o nascondendola dietro ad un’immobilità solo apparente. Ma proprio per questo dandole la massima rilevanza. E’ il caso di Barbara Brugola e Rossella Biscotti. Alcuni tra gli artisti selezionati prediligono il corpo, il proprio corpo, come medium narrativo per eccellenza.

Con Paolo Angelosanto e Caterina Notte la corporeità assume, secondo differenti modalità, caratteristiche complesse: diviene altro da sé sino a sdoppiarsi. Tra identità in conflitto (Angelosanto) e disagi intellettuali (Notte). Nel lavoro di Chiara Passa il corpo dell’artista, o meglio la sua pelle, si riduce a sensuale supporto dell’azione narrata. L’uomo e il suo corpo scompaiono nelle immagini di Internotre, e lasciano spazio agli strumenti ed agli utensili di cui l’uomo stesso si serve nella quotidianità domestica.

Antonio Rovaldi, Andrea Melloni e Francesco Carone raccontano attraverso la natura; elemento in continuo divenire e, quindi, narrativo per eccellenza. Analizzano con sguardi brillanti e disincantati i maestosi scenari naturali (Rovaldi), la scienza che da sempre sulla natura s’interroga (Melloni) e le leggi, spesso crudeli, che della natura sono fondamento (Carone).
La carrellata si conclude su un’autostrada a 90 kilometri all’ora. Qui nasce The Walk, il video di Giuseppe Pietroniro: non ci è data informazione sul luogo, non abbiamo riferimenti cronologici, non possiamo sapere chi guida e percepiamo un sonoro alieno.

L’artista – è nella sua natura – cerca di metterci in crisi; e ci riesce, ma solo in parte. Già: non sappiamo chi siamo, dove siamo diretti e con chi e perché.

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