Asciano: nuove norme per la raccolta e la coltivazione dei tartufi freschi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 ottobre 2002 07:34
Asciano: nuove norme per la raccolta e la coltivazione dei tartufi freschi

Sarà un Consiglio Comunale ricco di argomenti all¹ordine del giorno quello che si svolgerà oggi alle ore 21,00 presso la sala consiliare del comune di Asciano. Tra le numerose materie oggetto di trattazione troverà posto anche quella importante della variante al piano regolatore per la tutela delle tartufaie naturali nell¹area delle Crete Senesi. Il comune ascianese, compreso tra i bellissimi calanchi e le stupende biancane del territorio del Circondario delle Crete Senesi e della Val d¹Arbia, dove si intrecciano ripide valli che frammentano campi di grano e boschi di roverella, conserva tutte le condizioni ambientali e naturali per la nascita del pregiato tartufo bianco delle Crete.

Un finanziamento della Regione Toscana a favore dell¹area ha condotto a uno studio che individua e numera le aree di produzione del tartufo con l¹obiettivo della tutela del territorio e delle sue risorse. Ben 40 ettari di tartufaie sono oggi monitorate, tenute sotto controllo con una banca dati e inserite nel piano regolatore dei comuni. Il tartufo è infatti una sentinella importante dal punto di vista del degrado ambientale. Gli interventi sotenibili sul territorio sono d¹obbligo e non solo per proibire l¹uso dei diserbanti.

Tra gli scopi della variante denominata ³Norme per la raccolta e per la coltivazione dei tartufi freschi² quello di individuare gli interventi ammessi e quelli non ammessi in materia: si indicano, nel dettaglio, i metodi di lavorazione del terreno, le norme per il taglio del bosco, l¹utilizzo dei mezzi pesanti per la ripulitura del bosco e del fondovalle, le tecniche ponderate di ricerca, la piantagione di essenze compatibili. ³La nascita dei preziosi tuberi delle Crete è un indicatore dello stato di salute del nostro territorio ­ ha commentato il sindaco di Asciano Franca Mariotti -.

E¹ nostro dovere, nel limite delle competenze che ci spettano, garantire che una risorsa così importante per la nostra economia e per il nostro futuro abbia un¹adeguata regolamentazione in materia di tutela e salvaguardia del territorio.²

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