Lavoro: tra le professioni di elevata specializzazione la maggior richiesta nell'informatica; tra le professioni intermedie si cercano contabili e tra gli operai specializzati i muratori

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 ottobre 2002 12:41
Lavoro: tra le professioni di elevata specializzazione la maggior richiesta nell'informatica; tra le professioni intermedie si cercano contabili e tra gli operai specializzati i muratori

Firenze, 23 ottobre 2002- A fine 2001, le imprese toscane prevedevano di chiudere il 2002 con un incremento dell'occupazione dipendente di 23.600 unità per una crescita del 3,3%.
Il perdurare delle difficoltà sui mercati mondiali, legate anche all'incertezza che continua a caratterizzare lo scenario politico-economico, fanno però pensare che la stima indicata sia sovrastimata rispetto all'andamento reale dell'occupazione, anche se le previsioni toscane sembrano più rosee rispetto a quelle delle principali regioni del centro Nord.
Questo il dato che emerge dalla quinta indagine Excelsior (il monitoraggio permanente sulle prospettive occupazionali ed i fabbisogni professionali delle imprese, con esclusione del settore pubblico e agricolo-zootecnico), effettuata tra novembre e dicembre 2001 dall'Unioncamere, in accordo con il Ministero del Lavoro e l'Unione Europea.

In Toscana, l'indagine è stata condotta su un campione di oltre 10 mila imprese private -con almeno un dipendente- statisticamente significativo e rappresentativo della struttura economico-produttiva e territoriale regionale.
Complessivamente, le imprese toscane tendono ancora ad assumere con contratti senza vincoli di tempo (nell'industria il 54,2% delle nuove assunzioni contro il 50,7% nei servizi) anche se, rispetto al dato nazionale, la Toscana fa un ricorso più intenso a figure a tempo determinato.

In sensibile aumento rispetto a quanto rilevato nell'indagine precedente è il dato che riguarda la richiesta di lavoratori part-time (dall'8,5% al 13,0% sul totale delle assunzioni previste), indirizzato in un terzo dei casi a chi ha meno di 25 anni di età (con punte alte nel commercio al dettaglio dove rappresentano circa il 50%), e in due casi su tre a personale senza esperienza.
* Extracomunitari
Secondo l'analisi di Unioncamere, le assunzioni ritenute di difficile reperimento in Toscana rappresentano il 40,9% delle assunzioni programmate.
Sono difficoltà che non dipendono da motivi retributivi ma dalla mancanza di qualificazione richiesta.

Il problema si pone soprattutto per gli imprenditori con meno di 50 dipendenti dove le difficoltà di reperimento si registrano in quasi la metà delle assunzioni previste. Da qui si spiegherebbe, almeno in parte, il sensibile ricorso in Toscana verso lavoratori extracomunitari che, per alcuni settori (industria dei metalli, costruzioni, legno e mobili) raggiungono il 31% sul totale delle assunzioni. Rispetto ad altre regioni del Centro-nord, gli imprenditori toscani vorrebbero più frequentemente inserire nella propria impresa extracomunitari che non abbiano particolare necessità di formazione, che abbiano meno di 25 anni e con una specifica esperienza lavorativa pregressa.
* I profili professionali e titoli di studio
E' una domanda, quella toscana, rivolta soprattutto a profili direttamente operativi.

Le categorie più richieste sono, infatti, quelle delle professioni legate alla vendita ed ai servizi alle famiglie (26,2% del totale assunzioni) e quella degli operai specializzati (il 23,4% e particolarmente richiesti nella micro e piccola impresa).
Solo lo 0,2% della domanda complessiva (per lo più proveniente dalla grande impresa) si rivolge a posizioni dirigenziali, e il 3,9% alle professioni intellettuali, scientifiche e di elevata specializzazione. Il 13,7% delle assunzioni riguarda conduttori di impianti e macchine e il 14% personale non qualificato con incidenze elevate nella media impresa.
In particolare, riguardo alle professioni intellettuali e scientifiche, sono soprattutto ricercati programmatori informatici e specialisti in informatica, in scienze chimiche e assimilati, in promozione, marketing e comunicazione.

Nelle professioni intermedie, la domanda maggiore interessa i tecnici della contabilità e quelli commerciali e delle vendite e le difficoltà maggiori si riscontrano nel reperire infermieri professionali e tecnici di macchine a controllo numerico e di sistemi industriali. Fra le professioni esecutive, la maggiore richiesta si rivolge ad impiegati amministrativi addetti alla contabilità mentre, nelle professioni relative alle vendite e ai servizi per le famiglie, è forte l'incremento della domanda di assistenti socio-sanitari.

Tra gli operai specializzati, particolarmente alta è la ricerca di muratori e addetti ai servizi di pulizia seguita, in ultimo, da quella di meccanici, conciatori, installatori elettrici, ebanisti e falegnami.
Riguardo ai titoli di studio, le assunzioni previste per il 2002 dagli imprenditori toscani sono rivolte soprattutto a personale con la sola licenza dell'obbligo (50,2%) o con diploma di scuola media superiore (24,3%).
Il titolo di studio meno richiesto risulta essere quello universitario (5,3%), e la domanda di personale con un diploma di istruzione o formazione professionale non supera mediamente il 10%.

Da evidenziare il fatto che la Toscana presenta la più alta richiesta di figure che hanno compiuto solo il ciclo formativo obbligatorio e una bassa domanda di laureati, rispetto a Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna e Veneto.
* Esperienza e formazione
Ma qual'è l'atteggiamento degli imprenditori verso l'esperienza professionale? La tendenza è direttamente proporzionale al titolo di studio. Nel 15,7% dei casi le imprese toscane cercano personale che abbia già acquisito una specifica esperienza professionale, che sale con l'aumentare del livello di istruzione richiesto (da 11,2% per la scuola dell'obbligo a 29,4% per il titolo universitario).
L'indagine di Unioncamere toscana evidenzia inoltre una forte richiesta di ulteriore formazione finalizzata all'inserimento in azienda per le assunzioni relative ai laureati del gruppo "scientifico" (82,6%) e per i diplomati nell'indirizzo chimico e aeronautico-nautico (oltre l'80%).

In generale, il tipo di formazione preferita dagli imprenditori toscani, come accade a livello nazionale, è quella realizzata tramite corsi interni all'azienda (30,8%) soprattutto quando si tratta di assunzioni di personale laureato (54,0%, in particolare del gruppo tecnico-ingegneristico per il quale la quota raggiunge il 59,8%), di diplomati con indirizzo chimico (81,1%) e meccanico (63,6%).
A livello territoriale nella provincia di Firenze la richiesta di laureati (8,3%, pari in valore assoluto a circa 1.200 unità) supera di ben 3 punti percentuali la media regionale e di oltre un punto quella nazionale.

Anche le imprese pisane sono orientate positivamente verso l'assunzione di personale laureato, riservandogli una quota del 7,6%. Viceversa, particolarmente alta (valori superiori al 56%) si presenta la propensione ad assumere personale con la sola scuola dell'obbligo a Prato (57,9%) e Grosseto (56,6%), e molto richiesti risultano i diplomati della scuola media superiore nelle province di Lucca (30,0%) e Livorno (28,3%), mentre ad Arezzo, Siena e Pistoia si richiede che un nuovo assunto su quattro abbia conseguito un'istruzione o qualifica professionale breve.

Il caso Fiat è solo la punta dell'iceberg di una crisi industriale di vaste dimensioni che sta colpendo il nostro paese, impoverendone il tessuto produttivo e scaraventando nella precarietà decine di migliaia di famiglie.

Neanche Firenze fa eccezione in questo panorama perché il nostro comprensorio da tempo è alle prese con situazioni di crisi di cui la vertenza OTE rappresenta il caso più emblematico. Di fronte a questa realtà i lavoratori non possono essere lasciati soli e le istituzioni devono prendersi la loro pare di responsabilità. Proprio per questo il Quartiere 4 e l'assessore alle politiche del lavoro Marzia Monciatti, hanno assunto l'iniziativa di convocare un Consiglio circoscrizionale, aperto alla cittadinanza e alle forze politiche e sociali, dove avranno possibilità di esprimersi gli stessi lavoratori delle aziende a rischio (OTE, GKN, Galileo etc.) e i loro rappresentanti sindacali.

Alla seduta prenderanno parte anche alcuni consiglieri del Quartiere 5. L'appuntamento è per venerdì 25 ottobre ore 17,30, Villa Vogel, via delle Torri 23.

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