FIRENZE- Le imprese che si trovano nei territori “phasing out”, in uscita, cioè, dalle aree comprese nel nuovo Obiettivo 2 (che possono usufruire degli aiuti comunitari del Fesr pr le aree a declino industriale) potranno beneficiare di contributi per un totale di 35 milioni di euro che serviranno a cofinanziarie, per il 2002, le agevolazioni previste da tre leggi nazionali a favore dell’industria (341/95, 266/97, 140/97).
Sulla legge 266/97, che prevede incentivi automatici sotto forma di bonus fiscali per aiuti agli investimenti, saranno disponibili da subito 5.794.462 euro.
Le leggi 140 e 341, che prevedono incentivi automatici sotto forma di bonus fiscali, avranno a disposizione, nel complesso, 29.205.537 euro che serviranno a finanziare progetti di ricerca e aiuti agli investimenti.
“La decisione - spiega l’assessore alle attività produttive Ambrogio Brenna - di integrare le risorse previste per le zone in uscita dagli aiuti comunitari con parte delle risorse del fondo unico per agevolare le imprese del sistema moda, risponde a un disegno preciso della giunta: quello di mettere in atto fin da subito provvedimenti a favore delle imprese dei settori tessile, abbigliamento, cuoio e orafo colpite dalla crisi”.
Sarà infatti possibile, sulla base dello stesso provvedimento varato dalla giunta, finanziare in questi settori anche le domande presentate per il 2002 sulle leggi 341 e 140 dichiarate ammissibili ma escluse dal finanziamento per mancanza di fondi.
“Si tratta di una prima misura – aggiunge l’assessore – subito operativa per fare fronte alle difficoltà che la battuta d’arresto dell’export ha creato, in particolare, alle imprese del settore moda.
E’ la prima di una serie di misure alle quali stiamo lavorando e che andranno a formare un quadro organico di interventi mirati a rilanciare queste produzioni e, soprattutto, a consolidarne la presenza sui mercati”.