Social Forum: per Pisanu lo stop alle frontiere rispetta Schengen

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 ottobre 2002 15:42
Social Forum: per Pisanu lo stop alle frontiere rispetta Schengen

Per il Forum Sociale Europeo in programma a Firenze dal 6 al 9 novembre, saranno riattivati i controlli alle frontiere. Lo ha annuncito il ministro dell'Interno Giuseppe Pisanu parlando alla Camera: "Non si tratta - ha detto Pisanu - nè di una chiusura delle frontiere, nè di un blocco totale delle persone, nè di una sospensione dei diritti, nè di una sospensione della Convenzione di Schengen. Si tratta, al contrario, dell'applicazione di quanto proprio la Convenzione di Schengen, che all'articolo 2 prevede, che per un determinato periodo alle fontiere interne saranno effettuati controlli per esigenze di ordine pubblico e sicurezza nazionale".

Pisanu ha anche detto che i funzionari di polizia sottoposti a procedimento penale per i fatti di Genova del G8, non saranno impiegati a Firenze nei servizi di ordine pubblico.
"La decisione è stata presa ieri -spiega il Corriere della Sera- durante il Comitato nazionale presieduto dal ministro dell'Interno Giuseppe Pisanu. Una riunione servita a disegnare la mappa delle fazioni più violente e a mettere a punto il piano per l'ordine pubblico. Saranno 6 mila gli agenti impegnati nel capoluogo toscano durante il vertice.

Non ci saranno zone rosse, ma cortei e raduni non potranno svolgersi all'interno del centro storico. Gli agenti antisommossa saranno organizzati in contingenti di 30 persone, tutti coordinati dal prefetto Achille Serra. La città sarà divisa in cinque aree: sono 72 gli obiettivi primari da proteggere tra monumenti, chiese, uffici pubblici. I presidi di vigilanza fissa saranno affiancati dal servizio d'ordine della Cgil che ha già dato la propria disponibilità mettendo a disposizione 1.400 persone.

Uomini e donne che saranno impegnati anche durante la manifestazione contro la guerra prevista per il 9 novembre. E' questo l'appuntamento chiave, visto che le previsioni parlano di oltre 150 mila partecipanti. Giovani che arriveranno da tutta Europa, ma anche dal Canada. Gruppi di pacifisti all'interno dei quali, temono i servizi di sicurezza e intelligence , potrebbero nascondersi le frange più estreme degli antiglobalizzatori. La lista, compilata dagli 007 e dagli esperti della prevenzione, è stata consegnata ieri.

Tra italiani e stranieri si presume che potrebbero essere almeno 5 mila i manifestanti intenzionati a provocare incidenti in piazza. Così come avvenne prima del G8 di Genova i gruppi sono stati divisi in tre diverse fasce: i «dialoganti», i disobbedienti e il blocco nero nel quale sono stati inseriti i centri sociali Stella Rossa, Transiti, Bordoni, Territorio non tracciato, Cpa, Ya Basta, Askatasuna, Inmensa, El Paso. Per quel che riguarda l'estero vengono invece segnalati la rete No Border, il Reclaim the street, il Globalize resistance, il Movimento per la resistenza globale e il Global action people".
La Fipe/Confesercenti di Firenze ha diffuso un elenco di "prodotti eticamente incompatibili" con i convegnisti del Social Forum che si riuniranno nella capitale toscana il prossimo mese.

Ai commercianti a cui l'ha inviato, l'associazione ha chiesto di non venderli in quei giorni, e per questo potranno fregiarsi del simbolo distintivo di "Firenze citta' aperta", mentre un elenco di questi negozi verra' distribuito ai convegnisti perche' li privilegino nei loro consumi in quei giorni.

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