Lavoro: ancora infortuni
Gesualdi lancia il ‘Patto sulla sicurezza’

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 ottobre 2002 15:44
Lavoro: ancora infortuni<BR>Gesualdi lancia il ‘Patto sulla sicurezza’

15 ottobre 2002 – Nella provincia di Firenze si sono registrati nel 2001 17.857 infortuni sul lavoro e 21 morti nel settore di industria, commercio e servizi; 794 infortuni e un morto nell’agricoltura. I dati (fonte Inail), sono stati presentati stamani nella Sala Est Ovest della Provincia di Firenze, durante la conferenza provinciale su ‘Sicurezza e salute nei luoghi di lavoro’. “Proprio oggi – spiega il Presidente della Provincia Michele Gesualdi - nel momento in cui si chiedono sacrifici ai lavoratori, cercando forme di flessibilità dalla mobilità, agli orari, ai contratti, è necessario ribadire che la sicurezza del lavoro e la sua salute sono valori indiscutibili, “inflessibili”, obiettivi su cui non si può transigere come istituzioni e come persone”.

Proprio per questo Gesualdi ha proposto un Patto tra istituzioni, imprenditori e parti sociali per un monitoraggio costante del fenomeno infortunisitico e delle malattie professionali nella provincia di Firenze e mettere in atto risposte complessive al fenomeno. “Ogni anno – continua Gesualdi - in Italia si spendono 50 mila miliardi di lire per costi derivanti dagli infortuni, oppure il 40 per cento degli infortuni mortali in edilizia avviene a persone uniche apportatrici di reddito all’interno della famiglia”.

La sicurezza sul lavoro non è più oggetto di scontro tra parti sociali e imprenditori, tuttavia in Italia – ha osservato Maria Pia Camusi, responsabile del settore lavoro della Fondazione Censis - non esiste ancora un modello di sicurezza, ma un sistema, vale a dire processi aperti che vanno però definiti e resi operativi”. D’altra parte, secondo l’assessore provinciale alle politiche del lavoro Davide Filippelli, la flessibilità, con ricorso al lavoro interinale, part time o forme atipiche, “determina condizioni di sicurezza del lavoro non più tutelate da interventi tradizionali.

Il ricorso sempre più necessario a mano d’opera straniera, con problemi di alfabetizzazione e di inserimento culturale nel contesto aziendale, richiedono situazioni ed interventi specifici anche in ordine alla sicurezza del lavoro”.
Stando ai dati, illustrati da Piero Giorgini, direttore dell’Inail Toscana, nella provincia di Firenze le aziende, artigiane e non, sono 73.174. Gli addetti assicurati sono 314.148. Dal 1998 a oggi gli infortuni hanno conosciuto un incremento del 9 per cento nel settore di Industria, commercio e servizi, passando dai 16.377 del ’98 ai 17.857 del 2001.

Viceversa, nello stesso periodo, si è registrato un decremento di oltre il 10 per cento nell’agricoltura. Tuttavia i dati dicono anche che nello stesso periodo sono diminuiti nel primo settore gli infortuni mortali (dai 23 del ’98, ai 17 del ’99, ai 21 del 2000 e anche del 2001), mentre in agricoltura c’è purtroppo stato un aumento: dagli zero del ‘98 e del ’99 ai 2 del 2000 all’1 del 2001. Le donne infortunate nel 2001 sono il 40,41 per cento nei servizi, il 21,51 per cento nel commercio, il 16.34 nell’agricoltura, l’11,41 nell’industria.
L’indice di frequenza d’infortunio (eventi lesivi ogni mille addetti) è del 38,25 per mille nella provincia di Firenze, del 44,05 in Toscana e del 37,74 in Italia.
A fronte dei dati sugli infortuni, l’assessore Filippelli ha reso noti quelli relativi all’occupazione.

La provincia di Firenze si caratterizza per un tasso di disoccupazione decisamente contenuto. Nel 2001 la percentuale di persone in cerca di occupazione sul totale delle forze di lavoro è pari al 4,2 per cento. Nello stesso anno il tasso di disoccupazione in Toscana si è attestato al 5,1 per cento e al 9,5 per cento in Italia.
I dati evidenziano un trend positivo per la provincia. Nel corso degli ultimi quattro anni, il tasso di disoccupazione è progressivamente diminuito: dal 7 per cento del 1998 al 6,2 per cento del 1999; dal 5,6 per cento del 2000 al 4,2 per cento del 2001.
La lettura dinamica delle informazioni evidenzia un trend positivo anche per il tasso di occupazione, che è progressivamente aumentato: dal 43,4 per cento del 1998 al 45,3 per cento del 2001.

“Non è il dato occupazione a preoccupare – dice Filippelli - ma la sua qualità. Buona parte delle nuove assunzioni, infatti, avvengono nelle piccole e piccolissime imprese; e qui spesso le condizioni di lavoro sono più difficili, per molte ragioni legate al contenimento dei costi, ai tempi di lavorazione, ai carichi di lavoro, oltre che alle condizioni più specificamente legate al contenimento dei costi, ai tempi di lavorazione,ai carichi di lavoro, oltre che alle condizioni più specificamente legate alla sicurezza del lavoro in quanto tale”.
Un’ulteriore fonte di preoccupazione riguarda il livello di istruzione che le imprese chiedono.

A fronte di un 35 per cento di lavoratori per i quali si richiede almeno un diploma o una qualifica, per più del 40 per cento si dichiara che basta la terza media.
I lavori della conferenza sono cominciati alle 9 con un intervento dell’assessore Filippelli su ‘L’impegno della Provincia sulla sicurezza e la salute dei lavoratori’. Quindi le relazioni di Piero Giorgini, direttore dell’Inail Toscana (‘I dati sugli infortuni e sulle malattie professionali in Italia, in Toscana e in provincia di Firenze’), di Maria Pia Camusi, responsabile del settore lavoro della Fondazione Censis (‘Da soli ci si fa male’), quindi Francesco Carnevale (Direttore Pisll Asl Firenze, con ‘Nuove e vecchie patologie da lavoro in un sistema in trasformazione’) e Giuseppe Petrioli, direttore del Dipartimento prevenzione dell’Asl Firenze (‘Evoluzione qualitativa degli interventi di prevenzione').

E’ seguito un dibattito a cui hanno preso parte Ranieri Pontello (Presidente dell’Associazione industriali Firenze), Pietro Ciampolini (Presidente Cna Firenze), Alessandra Lucci (Presidente Federazione Coldiretti Firenze e Prato), Alessio Gramolati (Segretario generale Cgil – Camera del Lavoro Firenze), Adriano Fratini (segretario generale della Cisl di Firenze), Vito Marchiani (segretario generale Uil Toscana), Ovidio Montecchi (presidente dell’Artigianato Fiorentino), Bernardo Gondi (Presidente Unione Provinciale Agricoltori Firenze), Sandro Piccini (Presidente Cia Provincia di Firenze).

Moderatore della conferenza: Sergio Natali, coordinatore regionale Tdp Pisll. Le conclusioni sono state affidate a Michele Gesualdi, Presidente della Provincia di Firenze, che ha proposto il ‘Patto sociale sulla salute e sicurezza del lavoro in provincia di Firenze’.

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