Piano strategico: il Consiglio ha approvato ieri sera un ordine del giorno della maggioranza

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 Ottobre 2002 06:59
Piano strategico: il Consiglio ha approvato ieri sera un ordine del giorno della maggioranza

Un ordine del giorno che invita «sindaco e giunta a proseguire nel cammino intrapreso per realizzare la gestione più efficace dello sviluppo futuro dell'area metropolitana» è stato approvato dal Consiglio comunale al termine della discussione sul piano strategico. Il documento, presentato dalla maggioranza di Palazzo Vecchio, invita anche l'amministrazione «a realizzare la partecipazione più democratica e solidale alle scelte che riguardano il futuro della città». «Il piano strategico - ha spiegato il consigliere dei Ds Antongiulio Barbaro - è un esempio di collaborazione e cooperazione tra pubblico e soggetti privati.

L'obiettivo è quello di individuare, alla fine di questo percorso, quattro o cinque grandi progetti che possono riguardare la vita della città da vicino e sui quali chiamare a concorrere anche i soggetti privati e sui quali operare insieme per reperire le risorse necessarie». Nell'ordine del giorno approvato «si riconosce nell'insieme di 32 idee-progetto presentate alcune prime, preziose risposte all'analisi contenuta nel rapporto "Progettare Firenze" e, quindi, alle esigenze di rilancio dell'intera area metropolitana» e «si ritiene che le 32 idee-progetto in questione debbano da oggi essere sottoposte ad un dibattito diffuso tra i cittadini e le realtà operanti sul territorio, al fine di raccogliere ulteriori stimoli e osservazioni sui tali idee-progetto nonché mettere a fuoco nuove indicazioni da trasformare, a cura del comitato scientifico e dei gruppi di lavoro, in veri e propri progetti».
«Il piano strategico presentato oggi in Consiglio comunale evidenzia profonde lacune che si rifanno al metodo di procedura avviata, alla parzialità dei soggetti coinvolti fino alla parzialità dei progetti presentati».

E' quanto ha dichiarato la capogruppo di Rifondazione Comunista Monica Sgherri. «In sostanza - ha aggiunto la Sgherri - i progetti presentati, alcuni dei quali sono condivisibili altri estremamente pericolosi, sono sostanzialmente vecchi: potevano essere stati scritti dieci-quindici anni fa. Il risultato è che questi ultimi anni sono stati cancellati e le nuove priorità di Firenze sulle quali era necessario misurarsi sono invece altre: eccesso di turismo, diminuzione della resisenza stabile, invecchiamento della popolazione, estraneità dei residenti al patrimonio storico-artistico, "museificazione" delle chiese».

«Assumere queste priorità - ha concluso la capogruppo di Rifondazione Comunista - avrebbe imposto di rivedere una idea di sviluppo intensivo che Firenze non può sopportare. Nello stilare il piano strategico non sono stati considerati quei soggetti che vivono quotidianamente la città con tutte le sue contraddizioni e problematiche. La priorità da affrontare era quella di dare un nuovo senso di appartenenza a questa città per tutti i soggetti, siano essi inquilini, alunni, pendolari e anziani.

Questo in parte è stato recuperato nel documento approvato dalla commissione urbanistica ma non votato singolarmente in Consiglio comunale. Ci auspichiamo in futuro che questa esperienza porti a maturare la definizione di regole certe per la partecipazione democratica per garantire la presenza di tutti i soggetti della città, anche se portatori di problematiche».

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