Intercity Athina 2002: After Juliet di Sharman Macdonald al Teatro della Limonaia, il 16 ottobre alle ore 21

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 ottobre 2002 17:51
Intercity Athina 2002: After Juliet di Sharman Macdonald al Teatro della Limonaia, il 16 ottobre alle ore 21

After Juliet è tra i titoli più celebri del repertorio Connections; dopo la versione diretta da Barbara Nativi, Intercity presenta ora una nuova e diversa edizione diretta da Angela Antonini. Com’è noto il testo era stato ispirato a Sharman Macdonald da una domanda della figlia, l’attrice Keira Knightley (nel frattempo diventata una star tutti gli effetti con il successo del recente Bend it like Bekham) che aveva chiesto alla madre cosa accadesse dei personaggi minori di Romeo e Giulietta.

Nel testo dell’autrice scozzese vediamo quindi il dipanarsi dei destini di Benvolio e di Rosalina, di Valentino e della Balia, in perpetuo bilico tra tragedia e ironia.
Sharman Macdonald, è una delle voci maggiori della drammaturgia inglese attuale; dopo aver lavorato a lungo come attrice ha debuttato come autrice nel 1984 con When I was young I used to scream and shout (Londra, 1984). A questo lavoro hanno fatto seguito: The brave (Londra, 1988), When we were women (Londra,1989), All things nice (Londra, 1990), Shades (Londra, 1992), L'ospite d'inverno (York, 1995), da cui Alan Rickman ha tratto il film omonimo, Borders of Paradise (Watford, 1995), Sea Urchins (Glasgow, 1998) e After Juliet (Londra, 1999).

Ha scritto due romanzi, testi per la radio e per la televisione e il libretto di Hey Persephone! con le musiche di Deirdre Gribbin; attualmente sta lavorando a un romanzo di vaste dimensioni.
Angela Antonini, attrice della compagnia Laboratorio Nove, ha debuttato con Le cognate e poi Shopping & Fucking di Ravenhill, Fame di Sarah Kane, diretta da Barbara Nativi; e in Parassiti di Von Mayenburg diretta da Stefano Otteni. Collabora all’attività del Teatro della Limonaia e del Festival Intercity; ha diretto Il cammino dei passi pericolosi di Michel Marc Bouchard e Le crisalidi di David Harrower (2001).

Collegamenti
In evidenza